Il punto sui lavori per il nuovo laghetto al parco della Misericordia
BORGO SAN LORENZO – Come cambia il parco della Misericordia di Borgo San Lorenzo? Iniziati dalla precedente amministrazione Omoboni, stanno finalmente per terminare i lavori al nuovo laghetto, che si presenterà però molto diverso dal precedente. Lorenzo Verdi, assessore ai lavori pubblici del Comune di Borgo San Lorenzo, traccia il punto in merito all’intervento. Una vicenda che è stata, fin dal suo inizio, spinosa e anche fonte di polemiche.
L’area è ancora delimitata dalla recinzione di cantiere, ma al suo interno si vede il nuovo laghetto. A che punto siamo? E’ già stato riempito completamente?
“Il riempimento – spiega Verdi – si è concluso, come da tempistiche previste. Poi abbiamo installato al suo centro l’ossigenatore, per il ricircolo dell’acqua, e sono state messe a dimora le piante che dovranno servire da biofiltro, per questo abbiamo dovuto aspettare la stagione adatta. Si tratta di piante ancora piccole, che si trovano su un lato del laghetto, vicine al bordo. Questi interventi si sono conclusi il 3 Dicembre, ed erano previsti nel progetto che era stato presentato dalla precedente amministrazione, anche se abbiamo dovuto reperire in bilancio e aggiungere i fondi per l’ossigenatore e la staccionata di recinzione”.
Cosa manca invece da fare?
“C’è ancora da realizzare la staccionata, e ci sono da mettere a dimora le alberature nell’area circostante. Queste ultime, da progetto iniziale, erano previste come secondo lotto, che però non aveva copertura finanziaria. Noi invece abbiamo fatto uno stralcio e reperito altri fondi in bilancio, abbiamo appena fatto l’assegnazione dei lavori per la realizzazione della staccionata e la posa dei cartelli. Per questi aspetti e per l’ossigenatore abbiamo aggiunto, all’importo inizialmente previsto, altri 30 mila euro più Iva. La copertura iniziale, infatti, era di 82 mila euro più Iva. Solo al momento in cui ci sarà la staccionata potremo togliere la rete di cantiere”.
Il laghetto si presenta molto più piccolo rispetto a quello che c’era in precedenza, la cosa era prevista nel progetto iniziale? Come cambia l’area?
“Sì, questo aspetto era previsto nel progetto iniziale e non è stato cambiato. Il lago però avrà una profondità maggiore rispetto a quello che c’era prima. Il vecchio laghetto era profondo un metro e mezzo, adesso è più di due metri. Questo cambiamento serve a contrastare il fenomeno di evaporazione dell’acqua. Con una superficie più ampia in estate sarebbe evaporata più acqua di quella che il pozzo è in grado di immettere, come è accaduto”
Cosa possiamo dire sui tempi per terminare l’intervento?
“Difficile a dirsi. Noi i lavori li abbiamo affidati, al momento in cui partiranno concretamente si potrà fare una stima più precisa, ci vorranno probabilmente trenta giorni di lavoro effettivo. Ma in questi casi è difficile dare dei tempi. Anche la Giunta precedente, ad esempio, che aveva affidato i lavori nel Febbraio 2024, prevedeva di terminare nell’Aprile dello stesso anno. Poi invece, a causa delle condizioni meteo, i lavori partirono solo il 20 Maggio. Come si legge nei diari di cantiere ci sono state difficoltà oggettive, legate all’elevato numero di giorni di pioggia. Ormai però – conclude – siamo a fine, anche se l’incognita delle condizioni meteo è da tenere sempre presente. In questi casi non ci sono da ricercare responsabilità delle amministrazioni, della precedente come della nostra”.
Ma alla fine quanto è costato questo intervento?
“All’inizio si parlava di 150 mila euro su due lotti. Purtroppo nonostante la partecipazione ad un bando della Regione, nel 2023, il progetto non fu finanziato. Furono poi trovate le risorse (82 mila euro) per partire con i primi lavori, alle quali noi abbiamo aggiunto i 30 mila più iva per completare lo stralcio”
Il laghetto adesso è più piccolo, come sarà sistemata l’area rimasta all’asciutto?
“Qui abbiamo previsto di realizzare una parte alberata, per la quale stiamo cercando ulteriori fondi. La nostra volontà sarebbe quella di fare un frutteto con frutti antichi, vedremo se riusciremo. Nel caso potrà essere utilizzata per la messa a dimora delle piante, la terra di risulta che è avanzata dal cambiamento della conformazione del laghetto, che adesso si presenta come una collinetta. Anche il progetto iniziale prevedeva di dare una nuova conformazione all’area”.
Riguardo agli alberi da frutto, non era stato detto che si pensava di impiantarli nell’area accanto al parco che il POC prevederebbe a nuovo parcheggio? Su questo progetto di parcheggio che intenzioni avete?
“La nostra idea iniziale era quella di realizzare un impianto di frutti antichi nella parte nord del Parco, l’evoluzione dei lavori per il laghetto ci consentono di farlo lì in modo più semplice non escludendo la possibilità di realizzare poi anche il primo intervento.
Sul parcheggio previsto dalla precedente amministrazione nella zona a est del Parco ribadiamo quanto già detto in campagna elettorale e inserito nel nostro programma: non riteniamo utile la realizzazione di un intervento che avrebbe un impatto ambientale estremamente negativo a ridosso per altro di un asilo nido. Ciò anche alla luce dell’aumento dei posti auto che si realizzerà al Foro Boario”.
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 Gennaio 2025
Complimenti all’attuale amministrazione comunale che si sta veramente impegnando, su tutto ciò che la vecchia amministrazione ha lasciato Mettendo in evidenza le problematiche che ci sono nelle rifiniture, viste in un’altro punto di vista che vanno a beneficio del paese
Perché nel progetto del laghetto non è stato previsto l’inserimento di CIGNI o di OCHE o ANATRE .