Rifiuti, a breve la raccolta porta a porta
MUGELLO – Novità nel servizio di raccolta dei rifiuti. Dopo anni di annunci, soprattutto dopo aver appurata l’inefficacia nel raggiungere livelli accettabili di rifiuti differenziati con l’attuale sistema, inizierà la raccolta porta a porta. Un metodo ormai diffuso nella nostra regione e in altre parti d’Italia. Tuttavia non mancano le rimostranze, almeno per ora non chiamiamole polemiche, sulla gestione dell’isola ecologica domestica, fra bidoni di stoccaggio e spazi disponibili nelle abitazioni.
Eccoci, ci siamo. Fra qualche settimana partirà il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, il cosiddetto porta a porta. Per gli amanti degli acronimi il “Pap”, appunto “porta a porta”. Sperando che si riveli un sistema efficace, capace di far seguire i fatti alle parole, senza cioè emulare l’omologo, almeno nella titolazione, quello televisivo, laddove l’esposizione salottiera dei fatti è ben lontana dalla realtà. Un’unica certezza, in questo “porta a porta”, il conduttore non sarà Bruno Vespa ma il cittadino stesso. Spieghiamoci.
Aldilà della ritualità per come sarà improntato il sistema, con l’occhio rivolto al calendario settimanale, verso i giorni individuati per il prelevamento sotto casa dei rifiuti, in questo progetto si evidenzia subito il filo conduttore che ne motiva la realizzazione. Ne sintetizziamo il postulato: educare i cittadini su conoscenza, valore, differenziazione e risorsa dei rifiuti, siano questi domestici, commerciali, artigianali e industriali. Tema di non poco conto che si prefigge di migliorare anche il nostro vivere quotidiano, responsabilizzando la cittadinanza, certo qui calata nel ruolo di utenza e che spesso viene correlata solo all’aspetto del diritto. Sicché dimenticandone il dovere, sopraffatto e impropriamente giustificato dalla tariffa pagata, ovviamente di coloro che la pagano, per riceverne il servizio.
Raccogliere e differenziare i rifiuti deve essere uno stile di vita. Con una precisazione. Si tratta di un esercizio personale, affatto delegabile, laddove ognuno contribuisce, in ogni momento della propria vita, a porre la dovuta attenzione sul comportamento da tenere quando fra le mani si trova un rifiuto. Dal fazzoletto di carta allo scontrino, dalla ricevuta del parcheggio al mozzicone di sigaretta, dalla bottiglietta di plastica alla lattina, dalla coppetta del gelato all’incartamento del panino o della merendina. Riflettiamo.
La società pubblica Alia, incaricata di svolgere il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, ha messo in piedi una accurata campagna informativa. Sta distribuendo due piccoli manuali d’istruzione, uno dedicato alla tipologia dei rifiuti, l’altro alla modalità per la loro separazione in relativi contenitori. Ha attivato un numero telefonico a chiamata gratuita per ogni informazione a riguardo. I loro incaricati stanno passando di abitazione in abitazione, immobile dopo immobile, di attività in attività, per spiegare le nuove procedure, fissando appuntamenti individuali per il ritiro dei contenitori di stoccaggio dei rifiuti. Certo tutto è perfettibile, però siamo di fronte a un buon punto di partenza.
Al momento, specie per quel che è stato possibile accertare direttamente, durante il ritiro dei contenitori, l’unica rimostranza di rilievo, che logicamente andrà tenuta in debita considerazione, è legata alla gestione dell’isola ecologica domestica. Indubbiamente, sono tante le famiglie che non dispongono di spazi, interni alla propria abitazione o comunque privati all’esterno, tali da poter essere destinati dall’occupazione di almeno quattro contenitori per la raccolta differenziata. Adesso siamo abituati, alla bisogna, allo smaltimento istantaneo, presso i cassonetti, dei residui indifferenziati, organici, vetro e plastica. Sola la carta e cartone ne sono fuori dall’attuale tipo di raccolta. Quindi i cittadini dovranno rivedere la loro organizzazione quotidiana in materia. Sicuramente per qualcuno ci sarà un disagio. Forse, per la frazione più sensibile dei rifiuti, quella dei residui organici che rilascia reflui maleodoranti, sarebbe opportuno affiancare alla campana o cassonetto del vetro, che è previsto rimanga in strada, anche quello per quest’altra tipologia. Provare, provare, provare.
Gianni Frilli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 settembre 2018
Premesso che non ho partecipato all’incontro esplicativo dedicato alla mia frazione, vorrei fare solo alcune puntualizzazioni:
a) la precedente gestione dei rifiuti, consegnò direttamente a casa degli utenti i contenitori per la raccolta; ora mi si dice che dovranno essere ritirati dall’utente presso un recapito del gestore. Se i contenitori sono quelli delle foto, sarà necessario un furgoncino per ritirarli?
b) il gestore sarà dotato di un elenco di residenti e possessori di 2.e case, fornito dal Comune, con il quale controllare chi effettuerà i ritiri e chi no?
c) il gestore segnalerà all’Ufficio Tributi del Comune, coloro che non avranno provveduto al ritiro, affinchè il Comune stesso controlli se quei nominativi sono negli elenchi dei contribuenti TARI/TARSU?
D) E SOPRATTUTTO, GLI ADDETTI AL RITIRO, CONTROLLERANNO CHE TUTTI GLI IMMOBILI CHIARAMENTE ABITATI, ESPONGANO I LORO CONTENITORI? PERCHE’ SE QUALCUNO ABITA UN IMMOBILE E NON ESPONE I CONTENITORI, MOLTO MOLTO MOLTO PROBABILMENTE NON GLI ESPONE PERCHE’ NON LI HA E NON LI HA PERCHE’ NON E’ CONOSCIUTO ALL’UFFICIO TRIBUTI, CIOE’ E’ UN EVASORE TARI/TARSU E PROBABILMENTE APPARTIENE A QUELLA CATEGORIA DI PERSONE CHE “SCANICA” I SUOI RIFIUTI IN OGNI DOVE. Alla faccia dei bischeri che stanno alle regole!
e) concludo con il timore che in assenza di rigidi controlli (che nessuno vorrà fare, ovviamente), anche questa iniziativa, troppo poco rigorosa, non risolverà alcuno dei problemi prospettati.
…qualcuno mi dovrebbe dire come poter fare a trovare una soluzione
per quanto riguarda i rifiuti derivanti dai bisogni dei miei tre gatti che vivono in appartamento e non escono…attualmente se tutti i giorni non riesco a portare i sacchi di terra con gli escrementi nel relativo contenitore nel punto attuale di raccolta, in casa non e’ possibile respirare dagli odori maleodoranti. ed anche se i sacchi fossero messi fuori nelle terrazze esposte completamente al sole od alle intemperie non so cosa possa venirne fuori…Dicorso igiene = 0. Questa e’ una bella vittoria…
altra riflessione…come me ci saranno tante persone che hanno tante scale da fare, con problemi di deambulazione e che vivonno da sole..come riuscire a portare il peso di tutto all’esterno visto che non credo passerrano tutti i giorni… Ho tanti dubbi su questa nuova prossima realta’…se qualcuno potesse togliermeli…
Grazie per lo spazio dedicato…