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RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – Il Vangelo dell’inizio
VICCHIO – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta del pievano di Vicchio don Maurizio Pieri.
Il Vangelo che ci viene proposto in questa terza domenica del Tempo Ordinario è un Vangelo direi di inizio, in quanto ci viene presentato il brano dell’inizio del Vangelo di Luca, sia il brano dell’inizio del ministero pubblico di Gesù.
Siamo all’inizio dell’anno civile, siamo all’inizio del tempo Ordinario, tempo questo in cui ci mettiamo alla scuola, alla sequela di Gesù.
Il primo versetto ci ricorda come l’evangelista abbia raccolto dati sulla vita e l’insegnamento di Gesù, da presentarlo non come una serie di racconti fantasiosi, ma come testimonianza veritiera. Frutto di ricerca e di attenzione nel ricostruire i fatti come sono realmente accaduti. Il Vangelo è rivolto a Teofilo: all’amico di Dio.
Oggi gli amici di Dio siamo noi e il Vangelo è indirizzato proprio a noi. Oggi è la Domenica della Parola, in cui si mette al centro della notra attenzione e della nostra riflessione proprio l’importanza della Parola di Dio, quanto questa sia necessaria e indispensabile a costruire il nostro rapoporto con Dio e tra noi uomni.
Nella Parola di Dio trova un posto unico e speciale proprio il Vangelo. Gesù a Nazareth per la prima volta inizia a predicare, lo fa all’interno della preghiera giudaica, nella sinagoga, di sabato, leggendo la Parola di Dio dal rotolo del profeta Isaia. E annuncia che quella profezia si è adempiuta oggi, attraverso di lui.
Il brano letto da Gesù diceva:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore.
Gesù è colui che è venuto a portare il lieto messaggio ai poveri. I poveri siamo tutti noi, che viviamo spesso fatiche e difficoltà, siamo noi quando ci ostiniamo a rimanere saldi alle nostre certezze e alle nostre impostazioni mentali, quando teniamo al centro dei nostri pensieri e nel nostro cuore solo il benessere e la ricchezza. Siamo noi i poveri quando facciamo esperienza di non amare o non ci sentiamo amati.
Gesù porta la liberazione ai prigionieri e agli oppressi. Siamo noi i prigionieri e lo siamo tutte le volte che siamo intrappolati nei pregiudizi, nei sensi di colpa, nelle gelosie, nelle invidie, nelle incapacità di dare perdono, negli egoismi, nella noia, nell’apatia, nel disinteressse. Tutte le volte che sminuiamo o impoveriamo la nostra umanità abbiamo bisogno di essere liberati e di essere sollevati dall’oppressione. Gesù, con la sua persona, con il suo vangelo, con il suo amore esercita su ognuno di noi la sua azione liberatrice, ci rende respiro, ci solleva, ci perdona e ci ama. Solo l’amore vero, totale e gratuito libera.
Gesù porta la luce agli occhi del nostro cuore e della nostra mente. Ci rende visibile e comprensibile la realtà che viviamo. È lui che ci fornisce quella decodificazione della vita che ci permette di vivere umanamente e santamente.
Senza Gesù rischiamo di interpretare la realtà a modo nostro, limitando o esagerando, a secondo delle nostre emozioni o dei nosti problemi.
Infine, Gesù ci dice che questa profezia si è realizzata oggi. Sì, nel nostro oggi. Ogni giorno della nostra vita si realizza questa Parola. L’oggi di Gesù è il nostro oggi. Sempre, noi viviamo l’oggi, non viviamo più il nostro ieri, ne ancora il nostro domani, ma solo il nostro oggi!! E Gesù è il Signore del nostro oggi, non un ricordo passato, non è soltanto una speranza per il domani, ma è la realtà dell’uomo oggi.
Buona domenica e buon oggi a tutti !
Don Maurizio, Parroco di Vicchio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 Gennaio 2022
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