RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – Abbiamo bisogno di Luce. Il significato della Candelora

(Foto di Francesco Noferini)

SCARPERIA E SAN PIERO – Stavolta è il parroco di Scarperia, Fagna e Sant’Agata, don Antonio Cigna, a proporre una riflessione tratta dal Vangelo della Domenica. Ci parla della Candelora, ovvero del suo significato più profondo: e ci ricorda che abbiamo bisogno della luce della Parola di Dio per camminare bene nel percorso della vita.

Luca 2, 29-32
Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti….

Dall’antichità romana arriva a noi questa bella festa della Presentazione al tempio del Signore Gesù che tutti conosciamo come “Candelora”. Quando la società romana divenne cristiana si pose il problema delle antiche feste tradizionali a cui il popolo aveva attaccamento senza però condividerne più il simbolismo pagano, fu così che alle molte feste popolari venne dato un nuovo significato religioso. Ed ecco allora che nella data della festa della rinascita del sole (Sol Invictus) venne collocata la festa del Natale. Anche l’antica celebrazione di mezzo inverno, detta dei “Lupercali”, caratterizzata da processioni con torce accese, trovò un nuovo significato nella Candelora caratterizzata da processioni con candele accese.

Proprio nel simbolismo di questi lumi portati nelle nostre mani risiede il significato ed il messaggio di questa sentita ricorrenza: tenere nella propria mano la fiammella accesa significa riconoscere in Gesù la sorgente luminosa della nostra vita. Come il vecchio Simeone, del Vangelo odierno, anche noi possiamo vedere la luce del Signore e abbiamo tanto bisogno di questo chiarore per camminare bene nel percorso della vita. La luce del Signore non è un’impalpabile suggestione ma molto concretamente può essere trovata nella lettura delle pagine del Vangelo, lì è possibile con certezza incontrare l’illuminazione di Dio. E ci è tanto necessaria la luce del Vangelo per distinguere il bene dal male e il giusto dallo sbagliato nelle scelte della vita, scelte nelle quali rischiamo di essere soli e privi di orientamento in balia delle convenienze del momento. Nel vocabolario del tempo che stiamo vivendo le parole giusto e sbagliato non trovano più cittadinanza, come se non ci fosse la possibilità di fare il bene o il male alle persone che ci vivono intorno. Il condizionamento che riceviamo in questo mondo ci spingerebbe a pensarci come singoli, come individui e conseguentemente è su questo piano individuale che siamo orientati a valutare le nostre opzioni.

Tuttavia come sacerdote ho imparato, nel confessionale, quali danni provochino nel profondo delle persone quelle scelte fatte pensando solo a se stessi, scelte sbagliate che scavano a lungo dentro le persone prima di essere riconosciute e rigettate. Invece ci sono eccome il giusto e lo sbagliato nella nostra vita e il termine di paragone utile a distinguerli non possiamo essere noi stessi, abbiamo bisogno di un punto di riferimento che vada oltre a noi per imparare a metterci in discussione e, di conseguenza, camminare nella vita. Questo termine di paragone esiste ad è la Parola di Dio.

Ecco allora che l’antica liturgia della luce della Candelora smette di essere una bella tradizione e diventa preghiera a Dio di fare luce nella nostra vita mediante la lettura e meditazione della sua Parola. Tenere in mano quella candelina significa riconoscere di aver bisogno della luce del Vangelo per vedere il bene e il male e scegliere la giusta strada da percorrere.

Durante la liturgia della luce di questa domenica guardiamo alla candela che abbiamo in mano esprimendo la silenziosa richiesta al Signore di essere guidati da Lui e da nessun altro. È molto più di una tradizione: è una preghiera di abbandono alla guida e alla volontà di Dio.
A questo punto devo porre una domanda che può sembrare curiosa…: dove tenete il Vangelo? Oppure la Bibbia? Se avete una bella edizione rilegata che fa buona mostra di sé nella libreria, allora c’è qualcosa che non va. Se invece avete un vangelino sgualcito e consunto appoggiato sul comodino allora siete sulla strada giusta!

La luce della Candelora può davvero illuminare la nostra vita, ma solo a condizione di una buona confidenza con la lettura della Parola di Dio. Come dice il Salmo 35 “alla tua luce vediamo la luce”.

Don Antonio Cigna

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Febbraio 2025