Rufina. I Sindacati pensionati: “Le poste di Pomino non devono chiudere”. Oltre 300 persone alla manifestazione
Grande partecipazione a Pomino nel Comune di Rufina (Fi) al presidio organizzato in difesa dell’ufficio postale (articolo qui, ndr).
Insieme a oltre 300 cittadini erano presenti anche il Comune di Rufina con il gonfalone e il vicesindaco Vito Maida, la giunta e il consiglio, il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani, il Sindacato della Cisl Poste con il Segretario Regionale Vito Romaniello.
La risposta che viene dalle Istituzioni, dalle organizzazioni sindacali dei pensionati e dalla popolazione è un “no” deciso alla chiusura dell’Ufficio Postale.
E’ emerso da tutti gli interventi che una chiusura dell’Ufficio Postale rappresenta una difficolta per la tutta la cittadinanza e in particolare per i pensionati, che sarebbero obbligati a spostarsi a Rufina con tempi lunghi e costi rilevanti per i cittadini, oltre a significare la marginalizzazione di un territorio che, nonostante le difficoltà, è ancora vivo e presidiato.
Gli abitanti di Pomino non ci stanno e ribadiscono con forza il loro no alla chiusura dell’ufficio postale.
Le istituzione e i sindacati confermano in maniera determinata il loro impegno nel proseguire questa battaglia per salvare questo e tutti gli altri uffici della toscana colpiti da questo provvedimento.
(Fonte: Comunicato Spi-CGIL, FNP CISL e UIL Pensionati)
Così commenta il Consigliere Comunale Pd Andrea Barducci, residente a Pomino: “Pomino non ci sta alla chiusura del proprio ufficio postale e lo ha detto forte stamani con gli oltre trecento cittadini presenti al presidio promosso dai sindacati pensionati. Proseguiremo quindi nella mobilitazione fino a che Poste Italiane non ritirerà il provvedimento relativo alla chiusura. Pomino si trova a 12 km da Rufina, non ci sono banche e la chiusura dell’ufficio postale sarebbe drammatica per tutti i cittadini, in particolare per i pensionati”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 agosto 2015