MUGELLO – Non è la prima volta che l’ex sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli esprime la propria opinione sulla linea ferroviaria Faentina, spesso in dissonanza con le posizioni di Comuni e Unione Mugello. Ed ha voluto farlo anche stavolta, prendendo spunto dal convegno sullo sviluppo del Mugello, tenutosi nei giorni scorsi a Borgo San Lorenzo, e dalle conseguenti opinioni apparse poi sugli organi d’informazione: “Ho partecipato volentieri al convegno del 19 novembre – dice Scarpelli – ascoltando con interesse i vari interventi, rimanendone però francamente abbastanza deluso, soprattutto sul tema della mobilità; da un convegno tecnico/politico del genere mi aspettavo perlomeno delle proposte concrete, che andassero oltre le mere dichiarazioni di principio: sono cinque anni che è stato firmato/finanziato il protocollo da 47 milioni che avrebbe dovuto dare una svolta decisa alla linea ferroviaria Faentina, questa era l’occasione per presentare lo stato di attuazione o perlomeno il cronoprogramma delle opere; ci sono 47 milioni di euro stanziati e in un convegno simile non se ne fa minimamente cenno? Esiste un piano definito “Mugello 2030” che individuava una serie di interventi sulle strade tra i quali, interpretando le parole, un possibile bypass di Pratolino, ma di tutto questo non se ne è fatto il minimo accenno perdendo un’occasione importante per far capire se, oltre le belle parole, si stia veramente lavorando in quella direzione.”
Scarpelli affronta anche il tema della proposta di bretella Barberino – Incisa – rilanciata dopo molti anni dalla deputata di Forza Italia Erica Mazzetti e subito stroncata dai sindaci ed anche dal Collegio Geometri di Firenze. Scarpelli però va controcorrente: “La sua realizzazione avrebbe cambiato in modo determinante lo sviluppo economico del nostro territorio, che voglio ricordare vede nell’industria, artigianato e commercio la spina dorsale della sua economia, con conseguenti necessità di spostamenti rapidi e sicuri di persone e merci che le attuali infrastrutture non garantiscono, e non certo, come afferma il Collegio Geometri, in un futuro vocato principalmente al turismo, per cui una simile opera sarebbe stata superata ed inutile. Purtroppo risulta evidente che dal dopoguerra, nel Mugello, le uniche opere di costruzione/miglioramento della viabilità ferroviaria/stradale sono state quelle realizzate grazie alla Legge Obiettivo dei Governi Berlusconi, inopinatamente abrogata dai governi a guida PD, e quindi probabilmente ormai è troppo tardi; certo sentire affermare, da un organismo tecnico come il Collegio Geometri, che la bretella Barberino Incisa è superata, mentre sarebbe allo studio un progetto di fattibilità di una fermata dell’Alta Velocità a S.Piero a Sieve, quando il 50% dei treni AV salta addirittura Firenze, fa decisamente sorridere” .
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 dicembre 2022
6 commenti
Perfettamente in sintonia con Claudio Scarpelli
Rodolfo Ridolfi capogruppo Centrodestra Mugello-Alto Mugello
Il tema della mobilità è direttamente connesso al modello di sviluppo che si intende perseguire.
La mobilità e l’accessibilità ai servizi formativi, culturali e ludici che può offrire una importante Città come Firenze è un aspetto sociale fondamentale che riguarda soprattutto i giovani che rappresentano la vera ricchezza e il futuro dell’intera Comunità.
Il convegno del 19/11 si è posto l’obiettivo di avviare una riflessione sulle scelte Urbanistiche e strutturali per rendere sostenibile un livello di servizio sulla ferrovia simile a quello di una metropolitana.
Abbiamo affrontato esclusivamente questo tema ritenendolo prioritario e più facilmente raggiungibile.
Il Comitato Sviluppo del Mugello è formato da Cittadini che hanno competenze tecniche ed è aperto al contributo di tutti i cittadini.
Stiamo preparando la stampa degli atti e se è disponibile riportereremo anche il suo contributo.
Rimaniamo a disposizione per un confronto su questi temi nell’augurio che siano superati alcuni equivoci che mi sembrano emergere nel suo intervento.
Cordiali saluti
Credo sia questa la quarta volta che scrivo in merito a questa AMBITA bretella!!! Sono completamente d’accordo con Scarpelli!!! Abbiamo una mobilità paralizzata, giusto per rendere l’idea… Il traffico est-ovest e reciproco in Mugello scorre tutto dentro paesi e frazioni e va ad intasare la viabilità dei medesimi e paralizza gli spostamenti da e per gli accessi autostradali. Siamo relegati al medioevo stradale con tempistiche di trasferimento improponibili. Stiamo andando oltre il semplice buonsenso e la razionalità oggettiva di un riscontro palese a tutti. Se il futuro lo vogliamo pensare statico e isolato abbiamo fatto le scelte giuste.
Torno sull’argomento della viabilità Fiorentina e Mugellana per dire che è tutta collegata ,se non si è capito ancora che la viabilità fiorentina è al caos e che per risolvere tali problematiche l’unica strada è intraprendere un progetto che veda l’integrazione di Firenze con il Mugello non si risolverà il caos he si è determinato nell’area metropolitana di Firenze .Si è giusto progettare una circonvallazione che da castello superi Careggi attraversando la bolognese , la faentina ,Fiesole Settignano ,Rovezzano e andare a congiungersi con Firenze Sud.
integrando il tutto con la bretella autostradale, Barberino ,Incisa con casello di uscita sulla Bolognese o la Faentina . Andando così a diminuire la quantità di transito autostradale che da Barberino va fino a Incisa.
L’unica soluzione è nella SNAI strategia Nazionale delle Aree Interne. Le aree forti esplodono e quelle deboli abbandonate rovinano sulle aree forti. Se non si inverte questa tendenza non c’è futuro.
Firenze paga l’incapacità di chi l’ha amministrata. Ho lavorato 30 anni in p.za repubblica e sono stato tristemente un inerme spettatore del degrado irreversibile del centro storico. È una città caotica tipicamente medio-orientale e non può essere altrimenti in quanto non ha la tangenziale, le rotonde sono rarissime e senza metropolitana ma con tre linee di superficie del tram che hanno creato altri problemi.
La bretella per me non serve, per Firenze ci vuole la tangenziale e la metro e il Mugello ha già la sua uscita autostradale, oltretutto deturperebbe il paesaggio incantevole della valle. Piuttosto credo che le risorse della bretella dirottate sulla statale s.Piero/Firenze raddoppiandola e col traforo sotto Pratolino sarebbe più utile. In 15 minuti poco più i valligiani potrebbero essere a Firenze, poco di più con i pullman .