Sfollati e zona rossa a Barberino. Ora si stanno dando i numeri
BARBERINO DI MUGELLO – E’ bene far subito chiarezza. Perché vari organi di stampa, e perfino il delegato alla Protezione Civile della metrocittà di Firenze stanno cominciando a dare i numeri in merito agli sfollati, ovvero a quanti in questo momento sono senza tetto per inagibilità della propria abitazione.
Primo punto fermo, alla fine la “zona rossa” è stato deciso di non ampliarla. Stamani pareva che così fosse, e vi era in questo senso la proposta dei Vigili del Fuoco. Che però, alla fine, con ulteriori verifiche, non è stata formalizzata.
Secondo. Il numero degli sfollati è quindi rimasto lo stesso, più o meno. Non 600 o 800 come si è letto da più parti, e non “640 le persone che hanno avuto problemi di alloggio a Barberino” come ha detto Massimo Fratini, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Protezione civile. I senza-casa sono tra i 250 e i 300, perché ai 236 che abitavano nella “zona rossa” si sono aggiunti quelli di alcune altre abitazioni nelle quali sono stati riscontrati danni strutturali.
Si danno altri numeri inesatti, dalla Metrocittà, “Fra le 300 e le 400 dovranno ancora essere ospitate nelle strutture allestite”, dice Fratini. Numeri troppo alti: 150 sono le persone che hanno dormito nella palestra e nell’attiguo tendone a Barberino, una cinquantina nella scuola di Galliano, una decina di anziani e disabili sono stati alloggiati a San Carlo. Non certo “le 418 persone ai quali sono stati garantiti anche i pasti”, delle quali parla il delegato alla Protezione Civile.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 dicembre 2019
Ora siamo nella odiosa fase in cui i numeri vengono tirati come la pelle di una certa nostra parte anatomica maschile, a seconda dei più o meno personal/corporativi interessi.
Al Consigliere Massimo Fratini risponderei che per forza sono meno di quello che si dice, lui non conta quanti senza casa se ne sono andati da parenti e familiari e non in tenda o palestra. Comunque vedremo quanto staranno fuori casa, esempio l’Aquila!