
MUGELLO – Ormai da alcuni anni ARPAT, l’Agenzia regionale per l’ambiente, pubblica un Annuario che raccoglie i dati ambientali più significativi e che costituisce la sintesi dell’attività di controllo, monitoraggio e supporto tecnico svolta dall’agenzia.
Strutturato in sei capitoli tematici – aria, acqua, mare, suolo, agenti fisici e sistemi produttivi – l’Annuario raccoglie 70 indicatori attraverso cui vengono approfonditi i temi ambientali ed analizzato lo stato dell’ambiente a livello regionale. Per ciascuno degli indicatori i dati – riferiti al 2017 – sono presentati attraverso grafici, tabelle ed infografiche.
Naturalmente nell’Annuario c’è anche il Mugello. Per questo “Il Filo” ha chiesto ad Arpat una lettura e un commento sui dati riguardanti la zona.
Per l’aria non si fa mai riferimento al Mugello. Sicuramente perché è zona che ha minori criticità rispetto alla città e aree vicine. È così? Il Mugello appartiene alla zona collinare-montana dal punto di vista della suddivisione della Toscana in zone per la valutazione della qualità dell’aria, per cui le stazioni di riferimento non sono quelle di Firenze ma quelle della zona collinare-montana (vedi annuario)
Per l’ozono la criticità del Mugello è analoga a quella di tutta la Toscana, per cui tutti i cittadini toscani in estate sono esposti a livelli superiori al valore limite per la protezione della popolazione, come la maggior parte dei cittadini dell’Europa del sud.
Per il biossido di azoto (NO2) a parte eventuali casi puntuali di elevato traffico assimilabili a FI-Gramsci (che difficilmente esistano in Mugello), tutti i cittadini toscani sono esposti a livelli che rispettano sia il valore limite europeo, sia il valori raccomandati dall’OMS, come media annuale. La media delle stazioni di fondo della Toscana è 18 microg/m3. Anche se non è presente una stazione di misurazione nel Mugello nella zona collinare montana le stazioni di fondo non superano i 20 microg/m3.
Per le polveri sottili (PM 10 e PM2,5) la situazione è più varia perché in genere le zone boschive collinari sopra i 300 m presentano livelli molto bassi tipo quelli di AR-Casa Stabbi o PI-Montecerboli, mentre le valli possono avere livelli più elevati che comunque rispettano i limiti normativi europei; quindi anche nel Mugello si può presentare una situazione analoga.
Per gli altri inquinanti non c’è niente da segnalare per alcuna zona della Toscana.
Perché le indagini sui pollini e spore sono limitati a Firenze? Oltre ad altri scopi, come quello dello studio sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici, il monitoraggio aerobiologico che valuta le concentrazioni polliniche (pollini allergizzanti e spora fungina Alternaria) è finalizzato a fornire informazioni utili alla popolazione allergica e quindi la maggiore nostra sensibilità è indirizzata dove maggiore è la popolazione residente (cioè i centri urbani). In ogni caso quegli stessi dati possono considerarsi indicativi di massima anche per zone abbastanza ‘vicine’ e sopratutto simili per tipologia arborea ed erbacea a diffusione anemofila (trasporto aereo) e per condizioni climatiche, come in questo caso il Mugello rispetto a Firenze.
Un commento sullo stato ecologico e chimico della Sieve. Ci sono anche alcuni dati preoccupanti? Tipo il chimico per lo Stura o l’ecologico per il Levisone e il Carza e il Diaterna (non ci sono peraltro dati per gli anni più recenti). E cosa si intende per stato ecologico e chimico? Quali fattori influiscono sui risultati dei tratti di fiume o torrente presi in esame? Tra i sottobacini in destra idrografica dell’Arno quello della Sieve si presenta in condizioni ecologiche abbastanza buone, anche dal punto di vista chimico, si registra un miglioramento nella quota parte dei punti monitorati nel 2017.
E perché lo stato ecologico di Bilancino è classificato soltanto sufficiente e non buono o elevato? Il parametro che determina la classificazione come “sufficiente” dell’Invaso di Bilancino è “lo stato trofico” che deriva dalla combinazione di ossigeno, trasparenza e fosforo totale. In particolare, nel 2017 e anche negli anni passati, sono i valori medi di fosforo totale che determinano la classe di qualità. Peraltro nel 2017 i dati misurati sono stati 6 (come da programma ) e soltanto uno di essi è risultato 0,07 mg/l che mediato con gli altri 5 valori (inferiori) ha restituito una media appena superiore al limite normativo ( 3 microg/l del DM 260/10) , ma la scelta precauzionale porta a classificare nella classe inferiore. Per concludere non è un dato allarmante, border-line .
Può spiegare la tabella sui fitofarmaci nelle acque superficiali? Quale è la situazione in Mugello? (Sieve Valle, Elsa, Levisone)
Come si può vedere dalla tabella, nel punto di monitoraggio identificato come Sieve Valle è stato rilevato l’AMPA, che è il metabolita del glifosate, peraltro presente in buona parte dei corsi d’acqua della nostra regione, come indicato nel rapporto 2017 sulle acque superificiali.
Una illustrazione del significato dei dati della tabella Qualità aree di balneazione. Che significano, in pratica? La tabella indica che attualmente (2017 ed anche 2018) esistono solo 2 aree adibite alla balneazione entrambe nel comune di Barberino di Mugello, localizzate in 2 tratti delle rive del lago di Bilancino per una lunghezza complessiva di 700m ed entrambe sono in qualità eccellente (il livello più alto), non avendo mai avuto (dal 2012 ad oggi) alcun episodio di inquinamento. Per completezza d’informazione, dalla prossima stagione balneare dovrebbe essere aperta alla balneazione una terza area, sempre a Bilancino, in località Gabbianello (nei pressi dell’oasi WWF), tenuta sotto controllo da 2 anni senza che siano emerse criticità. Ovviamente, trattandosi di balneazione, i nostri controlli sono riferiti solo all’idoneità di queste acque dal punto di vista microbiologico e, in particolare, le analisi sono riferite a Escherichia coli ed enterococchi intestinali, 2 indicatori di contaminazione fecale.
Può commentare le tabelle sui siti interessati da bonifica? Qual è la situazione per i comuni mugellani, raffrontata con la situazione provinciale? Ci sono situazioni anomale, o di preoccupazione? Per il confronto con la situazione provinciale si rimanda all’annuario (fascicolo provinciale di Firenze) dove è riportata la situazione,su base comunale, come densità dei siti e loro superficie. Sul territorio ci sono 80 bonifiche attive, non si segnalano situazioni particolari
Popolazione esposta al rumore delle strade regionali: può spiegare il significato di questi dati e, nel dettaglio, la situazione per la strada 65 della Futa e per la Brisighellese Ravennate? Lo stesso per la tabella successiva, relativa alle rilevazioni rumore sulle infrastrutture di trasporto. Viene monitorato Marradi. Che valori sono, positivi, negativi, significativi?
La misura di rumore stradale effettuata lungo la Strada Regionale 302 “Brisighellese Ravennate” in località Marradi, rientra nei siti individuati dalla Regione Toscana e inseriti nel programma di monitoraggio del rumore prodotto dalle strade regionali per l’anno 2017.
Il sito in località Marradi sarà oggetto di risanamento acustico con il rifacimento del manto stradale con asfalti a bassa rumorosità, le misure effettuate da ARPAT mirano a caratterizzare il rumore nella situazione ante-operam.
I livelli misurati pari a 69 dBA nel periodo diurno e 59.4 dBA in quello notturno sono stati acquisiti a bordo strada per verificare l’efficacia degli interventi di mitigazione. Sono livelli piuttosto elevati – ed appunto per questo è qui previsto un risanamento – ma non da confrontare direttamente con i limiti, perché non rilevati in prossimità di ricettori.
E’ necessaria anche una spiegazione della tabella Radioattività ambientale per le matrici aria, suolo e alimenti, che ha come luogo di misura il Passo del Giogo.
I dati della rete di monitoraggio di radioattività hanno valenza regionale e non puntuale; le stazioni di monitoraggio della radioattività in aria sono state installate per rilevare eventi incidentali significativi, che non sono mai accaduti a partire dal 2011. Nel caso di Fukushima, la radioattività era rilevabile nel filtro campionato a Firenze, non nelle stazioni automatiche che sono meno sensibili della misura fatta su un campione analizzato in laboratorio.
I valori della dose misurata dalla stazione del Giogo riportati nel rapporto sono nella norma, sia per quanto riguarda il valore medio connesso al fondo naturale per il contenuto di radioattività nel suolo e l’altitudine che determina la radiazione cosmica e le fluttuazioni alle condizioni meteo (pioggia, che aumenta la radioattività all’inizio e la riduce dopo un po’, vento, temperatura….).
Per quanto riguarda altri dati nel Mugello, misuriamo un campione di latte al mese da oltre 20 anni, non avendo mai trovato tracce di Cs-137, e nel 2017 e 2018 abbiamo fatto anche qualche campione di acqua potabile, nella norma.
La radioattività non viene misurata nei corsi d’acqua del Mugello.
Per quanto riguarda le irregolarità riscontrate nei depuratori reflui urbani, c’è anche qualche caso mugellano? E di cosa si tratterebbe eventualmente? Riguardo ai depuratori reflui urbani si sono rilevate solo irregolarità per aspetti amministrativi e non ci sono problematiche ambientalmente significative.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 ottobre 2018
2 commenti
Che buffonata!!! Mi scappa da ridere, si tocca l’argomento rumore e non si menziona l’autodromo quando ad Arpat arrivano decine e decine di esposti!!! avete tagliato la relazione o questa è quella kriginale dove è stato omesso di toccare l’argomento? Vergogna!!!!!
IL SILENZIO DI ARPAT E IL RUMORE ASSORDANTE DELL’AUTODROMO
“Scandaloso.
17 anni di deroghe sul rumore, centinaia di esposti, la creazione di un gruppo di cittadini che denuncia pubblicamente il problema, l’intervento di un capogruppo in Regione e nella relazione dell’Arpat non si fa alcun riferimento all’autodromo del Mugello!
Talmente l’argomento deve essere insabbiato che per evitare di menzionarlo Arpat non solo tralascia la dimensione acustica dell’inquinamento ambientale, ma evita perfino di prendere in considerazione le emissioni gassose dei mezzi che girano costantemente in pista.
L’inquinamento acustico è una realtà e i suoi effetti sulla salute possono essere devastanti. Il fatto che non sia palpabile, che non sia fatto di materia (ma di energia) non significa che possiamo fare finta che non esista!
https://it.wikipedia.org/wiki/Inquinamento_acustico ”
https://www.ilfilo.net/stato-ambiente-mugello-secondo-arpat/