La brutta storia della palestra di via Croce a Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – C’era una volta un sindaco uscente. C’era una volta un Comune. C’erano una volta le elezioni
comunali. C’era una volta un finanziamento dalla Regione. C’era una volta un sindaco. C’era una
volta un Progetto. C’erano altri soldi dal Comune. C’era una volta una Assegnazione. C’era
un’Inaugurazione? NO, non c’era …… appunto perché da diverso tempo ancora non c’è.
Molti di voi la conoscono come Hangar per elicotteri altri come Palestra per la Ginnastica Artistica.
Di sicuro gli abitanti di Via Benedetto Croce angolo Via Salvatore Quasimodo, si sono trovati
dall’oggi al domani una costruzione imponente vicino le loro case, senza che questa, a distanza di
circa due anni sia stata completata.
Ma ripercorriamo le tappe, giusto per correttezza. Da diversi anni la Ginnastica Artistica aspettava
una sua casa per poter svolgere al meglio le sue attività sportive e, a onor del vero, una soluzione
le era stata prospettata in temporanea attesa. La soluzione temporanea era un edificio zona Foro
Boario un ex capannone del calzaturificio San Lorenzo. Temporanea …… appunto. Tanto
temporanea che per anni la società è stata costretta a rimanerci.
La struttura era stata acquistata dal Comune con fondi regionali per poterci realizzare un mercato
ortofrutticolo al coperto. E invece? Beh intanto che si aspetta la realizzazione del progetto
definitivo perché non darla all’Artistica. Certo qualche compromesso va trovato, ed ecco che per
alcuni anni, l’Artistica spostava tutte le attrezzature da una parte per poter realizzare un bel
mercato dei libri e una mostra fotografica durante la Festa dell’Unità o di Rifondazione, o un bel
mercato con banchi di varia natura durante ViviLoSport.
“Ora però basta. Lasciateci tutto il capannone finché non si riuscirà ad avere una nostra palestra.”
Detto fatto. “Non appena avremo a disposizione i soldi dei fondi dell’Alta Velocità, costruiremo
opere di compensazione e tra queste la Palestra per l’Artistica. ”
Belle parole, appunto. Passa il tempo e i contributi il Comune ne ha persi tanti, ma davvero tanti.
Passa il tempo ma le promesse no. Ed ecco che si avvicinano le elezioni comunali, forse ci siamo.
SI! Ecco arrivare € 120.000 messi a disposizione dalla Regione e altri dal Comune stesso. Cosa
manca? La Palestra ….. e sicuramente un decespugliatore. (Ad onor del vero, grazie al solerte intervento di un cittadino abitante a Via Benetto Croce, è stato fatto in agosto un intervento di pulitura dalle erbacce, quindi a chiunque passi in zona la visione è diversa rispetto alle foto.)
Da diversi mesi è stata completata nella sua struttura, ma ancora oggi non è utilizzabile. Mancano
gli spogliatoi, mancano i servizi, manca tutto il resto che consentirebbe il trasloco definitivo della
Società sportiva e una bella Inaugurazione con tanto di taglio del nastro.
Giusto così per non dimenticare. I contributi elargiti dal Comune per il completamento della
Palestra, che ricordo sarà di proprietà di una sola società sportiva, sono contributi dei cittadini.
Il Pelo nell’uovo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 ottobre 2017
Ancora complimenti a chi gestisce in questo modo i “nostri dindini”.
Entra anche questa tra gli orrori comunali.
Il MULTI+, le case popolari, questa. Quante altre sono le opere incompiute progettate sulla nostra pelle e pagate coi nostri soldi che stanno andando al macero o aspettano anni prima di poter essere rese funzionali?
Oltre a questo “mostro”, la questione dei locali che adesso sono occupati dalla società non è da poco.
Come sottolineava giustamente l’articolista, il locale era pensato per altri scopi, non per una palestra. Ci ricordiamo quando la parte riservata ai produttori agroalimentari della fiera agricola veniva svolga all’interno di quella struttura,e sembrava naturale che formaggi, salumi eccetera fossero esposti in un luogo chiuso, invece che all’aperto a ” portata” di mosche ed esposte al sole. Ma da quando il locale è “occupato” lo spazio non può più essere utilizzato.
Niente contro la società che occupa il fondo, ma lo sport andrebbe fatto nelle strutture apposite (palestre, palazzetti, campi ecc) non in ex capannoni adattati.
Comunque, anche per questa, poi non si lamentino i nostri amministratori se la popolazione diventerà sempre più avversa alla politica.