Triberti: “Una manifestazione per la Faentina con sindaci e pendolari di Toscana ed Emilia Romagna”
MARRADI – Ormai pendolari e amministratori del Mugello sembrano averle provate tutte per chiedere il rilancio della ferrovia Faentina. E il sindaco di Marradi Tommaso Triberti, che è anche presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, chiede un cambio di passo e l’organizzazione di una grande manifestazione che coinvolga tutti i Comuni attraversati dalla linea, non solo mugellani, da Firenze a Faenza. Il primo cittadino di Marradi, forse il territorio più colpito dai disagi, in un articolo di oggi, giovedì 5 Dicembre, su La Nazione chiede di “andare oltre le note di protesta, le richieste, gli incontri e i Consigli comunali”. E afferma: “bisogna rilanciare ancor più il grido, e dobbiamo farlo tutti insieme, con un’iniziativa che si faccia sentire, che abbia un significato forte. Per questo proponiamo di organizzare una grande manifestazione lungo tutta la linea Faentina, per mostrare che questa non è solo una ferrovia, ma è la spina dorsale della vita dei nostri paesi e delle nostre attività sociali, scolastiche ed economiche, è il nostro ossigeno quotidiano, è il nostro passato e deve essere anche il nostro futuro”.
Il riferimento è anche alle ultime proteste, come quelle dei genitori dei ragazzi dell’Alto Mugello che usano il treno per raggiungere le scuole a Faenza (articolo qui). Come dice lo stesso sindaco: “Sacrosante le proteste dei comitati dei pendolari e dei gruppi di genitori, perché la situazione sta degenerando. Di recente già avevamo chiesto di sospendere il pagamento degli abbonamenti, visti i frequenti disservizi, ed è una richiesta che rilanciamo con forza”. Serve però anche altro, come spiega lo stesso Triberti: “Ne abbiamo parlato con gli altri sindaci del Mugello, c’è la necessità di cambiare passo, di avere risposte concrete e in tempi rapidi. Non servono i protagonismi, ci vuole una presa di posizione corale, di un intero territorio che dice a gran voce che questa infrastruttura di trasporto è un’arteria vitale per tutti i nostri territori”.
E afferma: “Non sarà una manifestazione contro nessuno. Ma per un servizio che deve essere garantito in modo efficiente. Non si chiede solo un binario o un treno. Mai come oggi è a rischio non tanto l’infrastruttura, sulla quale peraltro si sta investendo molto e per la quale sono stati presi impegni, quanto il servizio quotidiano ai cittadini viaggiatori, che ormai non vedono più la Faentina come un’opportunità di viaggio, ma come un problema”. Il rischio, insomma, che la ferrovia rimanga, ma che la gente rassegnata non la utilizzi: “I lavoratori pendolari – spiega Triberti – ormai stanno cessando di usare il treno e vanno in auto, e questo non è giusto.”
Una manifestazione per la quale coinvolgere anche i comitati dei pendolari, i genitori e gli studenti che utilizzano la linea; ma anche le strutture turistiche e le associazioni di categoria. “Dobbiamo coinvolgere – conclude Triberti – anche i territori dell’Emilia Romagna, perché senza l’Emilia Romagna l’iniziativa sarà incompiuta. Un’iniziativa che dovremo costruire ed organizzare insieme a tutti i comuni e a tutti gli altri soggetti interessati, affinché sia una manifestazione corale. Organizziamo insieme questo evento – conclude – per dire quanto questa linea sia vitale per questo territorio: non c’è alternativa, o è treno o è chiusura, o è treno o è spopolamento”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 Dicembre 2024
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Hai perfettamente ragione Tommaso . in tale occasione non ti dimenticare di richiedere l’interconnessione nei pressi di San Piero con l’alta velocità
non è una cosa impossibile e abbastanza facile da realizzare perché le due ferrovie presso San Piero viaggiano accoppiate in parallelo per oltre 200 metri
ERA ORA CHE UN SINDACO, ANZI, IL PRESIDENTE DELL’UNIONE DEI COMUNI SI MUOVESSE E DICESSE QUALCOSA DI FORTE. SE LA POLITICA NON S’INTERESSA DI RISOLVERE I PROBLEMI DI TUTTI I CITTADINI E CITTADINE, COSA CI STA A FARE? BRAVO TRIBERTI.