Trovati gli storici 31 milioni per la Faentina. RFI li vuole destinare alla Valdisieve
MUGELLO – Quando si parla di 31 milioni e di Faentina di cosa si parla? Perché dovrebbero essere dedicati all’asta ferroviaria che va verso Pontassieve? Non ci dovrebbero essere dubbi in questo, ma “ci prendono in giro da 20 anni – dice Maurizio Izzo presidente del comitato pendolari ‘Mugello, attaccati al treno!’ che spiega – la Faentina quando fa comodo è quella diretta che da Firenze arriva a Borgo, altrimenti diventa la tratta verso Pontassieve, ma in realtà è la via ferroviaria che porta dal capoluogo toscano a Faenza, passando per Vaglia, San Piero a Sieve, Borgo San Lorenzo e Marradi”. La questione nasce dalla notizia più rilevante per il trasporto mugellano, sicuramente negli ultimi anni, dei famosi e “storici” 31 milioni per l’elettrificazione della Faentina, che adesso sono tornati in disponibilità, data dal viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini ad Alessio Poggioni nel programma Telegram di Tele Iride: “Va ricordato – ha detto Nencini al microfono dell’emittente tv mugellana – che questi 31 milioni risalgono agli anni ’90 da un impegno preso da Ferrovie con le amministrazioni locali. Poi non abbiamo capito bene che fine hanno fatto nel tempo. Sono stati recuperati ora. Si è tenuta una riunione proprio pochi giorni fa con Regione Toscana e comuni interessati del Mugello”. Poi il viceministro ha parlato del piano di RFI di come investire questi soldi ritrovati, punto che ha fatto allarmare il comitato pendolari mugellano: “Ferrovie ha postato un piano di lavoro – ha detto il viceministro – che prevede l’utilizzo di questi milioni tra Borgo San Lorenzo fino a tutta la lunga asta della Faentina verso la città, quindi verso Pontassieve”, tuttavia sarebbe stato chiesto di porre “maggiore attenzione, oltre che nell’eliminazione dei passaggi a livello per velocizzare tutta la tratta ferroviaria, maggiori fondi per il Mugello rispetto che alla Valdisieve”.
E si è acceso il dibattito sui canali internet: a chi giustifica che “i 31 milioni sono per interventi su infrastruttura e tecnologie, quindi non possono essere impiegati né per acquisto di treni né per servizi aggiuntivi, ma possono servire per migliorare le condizioni per effettuare questi servizi”, replica Piera Ballabio con “non diciamo sciocchezze, le condizioni sulla Faentina per potenziare i servizi ci sono; manca la volontà di risarcire il Mugello con servizi ormai indispensabili anche alla vivibilità stessa di Firenze; evidentemente si vuol far dirottare sui passaggi a livello e interventi infrastrutturali quelle ditte edili ferme a Firenze per la discussione sulla realizzazione del tunnel e della stazione Foster”.
Alla rassicurazione data dal viceministro a Telegram “… l’impegno di Ferrovie è di rivedere questo piano di lavoro, questo piano economico, dovremo rivederci quanto prima; però punto uno i soldi sono stati recuperati, punto due sono stati postati su opere vantaggiose per il Mugello”, replica Maurizio Izzo dei pendolari mugellani: “Sistemare i passaggi a livello di Pontassieve non è un problema del Mugello. Messo così è per noi una doppia fregatura; prima siamo stati privati 20 anni fa di 31 milioni perché sono spariti; poi veniamo privati ora, adesso che sono stati ritrovati, perché vanno destinati ad altra parte. Quello di cui abbiamo bisogno è rendere la Faentina, quella che va da Faenza a Firenze passando dal Mugello, una linea metropolitana. E come tale deve avere queste caratteristiche: treni più moderni con maggiore comfort, questa mattina alle 5.00 c’era un ALN senza riscaldamento; una copertura oraria del servizio, adesso abbiamo un buco di due ore la mattina e la sera l’ultimo treno è delle 20.40, quando non solo liberi professionisti ma anche commessi e impiegati fanno a lavoro le 20.30; un servizio affidabile, è avvenuto tre volte in questa settimana ritardi da 25 minuti, che ti fanno saltare tutta la giornata”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 novembre 2016
Pontassieve è una priorità? Consigliate Nencini a provare a passare dal passaggio a livello alle ex distillerie o alle piscine di vicchio. Ci sono a volte chiusure che rasentano i dieci minuti quando si scambiano i treni in stazione. Ma ce ne sono altri, a partire da Dicomano e Pesciola. Oltre ai pendolari (di cui ogni tanto faccio parte) che vengono trattati come pecore, anche gli automobilisti vengono presi a pesci in faccia. Come succede spesso quando ci sono le “grandi opere”, finiti i loro interessi,spariscono con la cassa. E continuano a prendere per i fondelli i poveri cristi che, a differenza di chi decide, non hanno la macchina blu.
Pontassieve è una priorità? Consigliate Nencini a provare a passare dal passaggio a livello alle ex distillerie o alle piscine di vicchio. Ci sono a volte chiusure che rasentano i dieci minuti quando si scambiano i treni in stazione. Ma ce ne sono altri, a partire da Dicomano e Pesciola. Oltre ai pendolari (di cui ogni tanto faccio parte) che vengono trattati come pecore, anche gli automobilisti vengono presi a pesci in faccia. Come succede spesso quando ci sono le “grandi opere”, finiti i loro interessi,spariscono con la cassa. E continuano a prendere per i fondelli i poveri cristi che, a differenza di chi decide, non hanno la macchina blu.
Ma la Valdisieve non deve avere alcuna compensazione per i danni dell’alta velocità , niente. sono denari che spettano interamente al Mugello, per ripristini ambientali nei torrenti e linee ferroviarie della Faentina