VAGLIA – Questa mattina, venerdì 22 Novembre, la sindaco di Vaglia Silvia Catani, l’assessore regionale Monia Monni, e il commissario per le bonifiche generale Giuseppe Vadalà hanno effettuato un sopralluogo congiunto alla ex cava di Paterno, poi nella sala Nilde Iotti del municipio di Vaglia hanno presentato alla stampa l’inizio della loro collaborazione per la bonifica del sito. Bonifica che dovrà essere attuata, almeno nelle sue parti essenziali, entro il Giugno 2026, per non perdere i fondi Pnrr che alla cava sono stati assegnati, per un totale di oltre sei milioni di euro. Prima di partire con la sua progettazione concreta, però, bisognerà attendere i risultati delle analisi di caratterizzazione dei rifiuti abbandonati in cava, che al momento non sono ancora stati resi noti.
Lo spiega, a margine della conferenza, lo stesso commissario Vadalà: “Solo a quel punto – afferma – avremo un quadro abbastanza preciso di quello che c’è da fare”. Solo allora, chiediamo al Commissario, potremo dire qualcosa di definitivo sugli eventuali rischi per la salute? “Aspettiamo la caratterizzazione – afferma – certo speriamo che questi rischi non ci siano. E’ usuale – afferma – che le cave vengano usate per essere riempite, vedremo nel dettaglio cosa è stato fatto. Certamente – afferma – in questo caso che ha visto tre procedimenti di giudizio c’era una gestione non positiva di rifiuti che arrivavano da varie imprese toscane, aspettiamo la caratterizzazione per vedere cosa effettivamente c’è. Poi che sia bonifica o messa in sicurezza il primo obiettivo sarà bloccare l’eventuale inquinamento. Spero che questa cava possa tornare ad essere inserita tra le bellezze del Comune”.
“Oggi – afferma anche l’assessore regionale Monia Monni – è una giornata particolarmente importante, perché la collaborazione che stabilmente abbiamo con il Comune su questo tema così delicato e così complesso ci porta ad affidare il lavoro di esecuzione della bonifica e messa in sicurezza della cava alla struttura commissariale guidata dal generale Vadalá, che per noi è una garanzia di efficacia, di efficienza, di serietà e di professionalità. Intanto – spiega – il bando del Ministero legato al Pnrr ci ha assegnato 188 mila euro, che il Comune sta usando per fare le caratterizzazioni, che andranno integrate con ulteriori indagini per offrire alla struttura commissariale un quadro complessivo della quantità e della tipologia di rifiuti che sono dentro la Cava. Non sarà un’operazione particolarmente semplice, sappiamo già che la varietà di rifiuti è molto importante”.
La sindaco di Vaglia Silvia Catani entra invece nel merito del futuro della cava: “Innanzitutto – afferma – vedo la necessità di dare una risposta fattiva, operativa e concreta ai nostri cittadini e le nostre cittadine da 20 anni subiscono una grande ferita sul nostro territorio. Auspicabilmente, grazie proprio a questa sinergia che parte da oggi, vogliamo immaginare un momento di rinascita di questo sito a favore della nostra collettività, con degli sviluppi futuri che poi ci piace immaginare con ricadute anche green e positive del nostro territorio.
Infine, proprio a sottolineare il clima di collaborazione, il Commissario Vadalà ha donato alla sindaco di Vaglia lo stemma del suo nucleo operativo che, lo ricordiamo, ha già operato in Toscana importanti bonifiche, come quella dai rifiuti conenenti la sostanza Keu.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 Novembre 2024






