Via degli Dei, una risorsa o un peso?
MUGELLO (o meglio SCARPERIA e SAN PIERO) – Gli operatori dell’accoglienza turistica insieme a quelli della ristorazione e della valorizzazione del territorio, lo scorso mese di Maggio, avevano presentato una istanza al comune di Scarperia e San Piero, per migliorare la fruibilità della Via degli Dei. Poi hanno ricevuta la risposta. Diverse volte, da queste pagine, abbiamo promossa la valorizzazione di questo cammino fra Bologna e Firenze ritenendolo una risorsa imprescindibile per una parte dell’economia locale. Per ora, però, non cambierà niente, nessun investimento pubblico. Lettera morta.
La cosiddetta “Via degli Dei”, un tracciato per viandanti che si snoda a cavallo dell’Appennino fra Bologna e Firenze, non precludendolo però a chi lo voglia percorrere all’inverso, ormai da quasi vent’anni è una realtà turistica conclamata, almeno nel versante bolognese. A sud della linea gotica invece, nell’area del Mugello tanto per intendersi meglio, sembrerebbe avere la connotazione di un peso, o, tutt’al più, con l’enfasi di un finto buonismo, tutto mio si capisce, quello di un qualcosa da sopportare. Sicché cercando di determinare quale possa esserne il limite, del peso oppure di questa sopportazione, ho incontrati alcuni operatori del settore (accoglienza turistica, ristorazione e valorizzazione del territorio). Chiarisco. Il tracciato della Via degli Dei interessa in modo marginale i comuni di Firenzuola, Barberino di Mugello e Borgo San Lorenzo. Poi, in maniera più consistente quello extracomunitario di Vaglia (cioè fuori dalla comunità amministrativa del Mugello, geograficamente ne farebbe parte) e soprattutto, per l’estensione dell’attraversamento, quello di Scarperia e San Piero.
Questi operatori, lo scorso 8 Maggio, hanno indirizzata all’amministrazione comunale di Scarperia e San Piero una istanza con delle segnalazioni puntuali, tutte intese a migliorare la sicurezza di chi cammina (o anche pedala) lungo il percorso. Dalla segnaletica verticale e orizzontale all’attraversamento in punti critici della viabilità pubblica, al riassetto di tratti della banchina stradale laddove si possa agevolare il cammino di fianco all’asfalto. Insomma, cose di buon senso che ovviamente hanno un costo, tuttavia di importi minimi rispetto ai recenti cospicui investimenti di denaro pubblico per eventi consumati nell’arco di 48 o 72 ore. Certamente anch’essi meritori, ma, appunto, con una evidente disparità di trattamento rispetto ad altri, come questo. E credo non occorra un sottotitolo per individuarne il riferimento.
Ecco, a quella lettera firmata dai titolari di una decina di strutture ricettive e di ristorazione, dalla Pro Loco e dal Centro Commerciale Naturale de’ Medici di San Piero a Sieve, è poi giunta risposta il 14 Luglio u.s.. Ne faccio la sintesi: a fronte di 9 (nove) segnalazioni, quelle più stringenti sugli attraversamenti stradali, in tutela della sicurezza dei viandanti, sono state ritenute inaccettabili, anzi usando il lessico di quella missiva ognuna definita “atto controproducente dal punto di vista della sicurezza”. Fine. Quindi tutto resterà così. Lettera morta.
Epilogo. Riporto la confidenza amara di uno degli estensori di quelle segnalazioni: “In diversi tratti della viabilità pubblica sono dislocati cartelli che invitano a prestare attenzione all’attraversamento di animali selvatici. Evidentemente i viandanti, quelli che camminano lungo la Via degli Dei, che concorrono a far lavorare alcune attività di questo territorio, non meritano lo stesso rispetto riservato alla fauna. Sperando che la mancanza di un cartello non porti all’incisione di una lapide.”.
Gianni Frilli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 ottobre 2021
premetto di aver fatto la via degli dei la settimana scorsa.
devo dire che non ho percepito grandi disagi rispetto alla segnalazione riportata nell’articolo di Frilli tuttavia si puo sempre fare meglio.
mentre rispetto a gli operatori di san Piero devo segnalare di non essere stato capace di far timbrare la credenziale avendo avuto due rifiuti Felicina Mugello verde si potrebbe partire da questo molto semlicemente
Se passavi dalla locanda di Adele a scarperia trovavi il timbro!
Nel caso della via degli dei gli operatori sono anche cittadini che nel tempo hanno raccolto e raccolgono migliaia di segnalazioni, suggerimenti. Ritengo che essere così puntuali precisi nelle richieste sia un gran valore aggiunto per una Pubblica Amministrazione oberata e distratta da tanti impegni.Agli inizi degli anni 2000 un giovane sindaco sampierino inaugurò la stagione della democrazia partecipata, sicuramente qualcuno ha continuato a crederci.
Sig. Petrucci Moreno, lei camminando sulla via degli dei, non ha percepito grandi disagi, menomale!!!!!infatti le segnalazioni riportate dal giornalista, riguardano esclusivamente la sicurezza di alcuni tratti e punti di intersezione del percorso di trekking, con strade statali, provinciali o comunali, vista la loro potenziale pericolosità. Poi per il timbro della sua credenziale, me ne dispiace che in paese non abbia trovato nessuno per apporre un timbro, di solito tutti i gestori e ristoratori dove si pernotta, si pranza, o si cena, lo appongano senza problemi, anche se lei avesse dormito sotto le stelle, a casa sua, o in altra struttura. Qui nel centro di San Piero a Sieve si timbrano le credenziali anche ai gatti. Forse è stato sfortunato a chiederlo a due grosse strutture e anche fra loro diverse, la prima un albergo aperto nel 1800, l’altra un campeggio di grandi dimensioni, tutti e due provvisti di reception. Infine su tutti i timbri c’è apportato la scritta “Via degli Dei” con il logo di infossasso e appennino slow e sotto il nome della struttura o ristoratore o parrocchia e sotto ancora San Piero a Sieve.
PS. Se lei abita nelle vicinanze si fermi a San Piero, rimedieremo subito all’inconveniente riportato.
Visto come sono ridotti i paesi, io gli attraversamenti boschivi, seppur eccellenti gli lascerei perdere. Poi se chi ha interesse vuol intervenire, lo faccia a proprie spese. Perche no.
Attraversamenti boschivi? Che significa?