Borgo San Lorenzo, il toto-assessori impazza
BORGO SAN LORENZO – Non dev’esser facile per Omoboni costruire la nuova giunta. Equilibri politici e necessità di figure autorevoli, esperte e capaci di dare un’impronta forte ed efficiente all’esecutivo non sempre vanno insieme. E il sindaco ha la necessità di evitare certe scelte non ottimali fatte per la precedente giunta, con qualche elemento debole, o con qualcuno che nell’ultimo periodo ha addirittura tirato i remi in barca.
Ad aumentare la difficoltà c’è il fatto che si dovranno trovare quasi del tutto figure nuove. Quattro quindi della vecchia giunta non rientreranno in gioco, e andranno sostituiti.
I nomi: partiamo dai “sicuri”. Gabriele Timpanelli, già presidente del Consiglio comunale, e primo degli eletti in consiglio, sarà uno degli assessori dell’Omoboni 2. Con quali deleghe è presto per dirlo. E poi c’è l’unico assessore confermato, Cristina Becchi: ha lavorato bene, ed è presumibile che torni ad occuparsi sicuramente di scuola e cultura, e forse anche di turismo. E gli altri tre?
Intanto vanno considerate le “pretese” politiche. All’interno del Pd si gioca una partita dura: la minoranza di sinistra che fa riferimento a Zingaretti, ed è quindi minoranza a Borgo ma maggioranza a livello nazionale, sta alzando il prezzo e vorrebbe piazzare due dei suoi nella nuova giunta. Uno è Timpanelli, e l’altro (o l’altra)?
Poi c’è la maggioranza (ex-renziana): anche in questo caso c’è chi vorrebbe una presenza doppia, ovvero un altro assessore di area accanto alla Becchi. Ancora, ci sono le due liste civiche, che hanno portato oltre 1000 voti ed eletto due consiglieri. E dall’esterno anche i socialisti si fanno sentire e caldeggiano. Risultato, una ridda di nomi e di proposte, con il toto-assessori che impazza. Circolano così i nomi di Patrizio Baggiani e anche di Franco Frandi, ma anche di Alessandro Marrani e di Giacomo Villa. C’è chi parla di Stefania Ciardi e di Silvia Notaro -che sarebbe voluta dagli zingarettiani-, ma anche di Sauro Verdi e di Marco Miniati. E altri nomi potrebbero esser tirati fuori dal cilindro del sindaco, che cerca qualche figura esperta e affidabile. Sicuramente questi sono i giorni decisivi: pare infatti che per il 25 giugno Omoboni abbia intenzione di convocare la prima seduta del nuovo consiglio comunale borghigiano.
P.G.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 giugno 2019
A parte che su alcuni nomi mi piacerebbe conoscere di quali competenze si parla, ma davvero si fa la Giunta anche stavolta con il Manuale Cencelli? Imbarazzante per un partito che si presenta ad ogni occasione come il Nuovo, il Diverso, il Migliore. Forza Paolo, tira fuori il coraggio, porta avanti le tue idee e non metterci nelle mani di “tesserati” imbarazzanti!
Fai a modino!