54 milioni di euro! Li hanno spesi i Mugellani nel gioco d’azzardo
MUGELLO – Son cifre da capogiro: quasi 54 milioni di euro i mugellani dediti all’azzardo di “Gratta e Vinci” e slot machine hanno speso lo scorso anno. Lo segnala Leonardo Romagnoli, in un interessantissimo, recente articolo su Radio Mugello. Ed è notizia davvero preoccupante.
I dati che fornisce sono relativi al gioco d’azzardo legale in tutti e otto i comuni dell’area. 54 milioni di euro significa quasi 1000 euro pro-capite, se si considerano tutti gli abitanti dai 17 anni in su. E siccome, grazie a Dio, tanti non giocano, questa cifra mostra che in tante famiglie il gioco d’azzardo è un’uscita rilevantissima e pericolosa.
Romagnoli fa alcuni raffronti per far comprendere la mole economica che viene sperperata nel gioco: la cifra è “quasi sei volte il bilancio della Società della Salute del Mugello che si occupa di fornire servizi e cure ad una popolazione di circa 64 mila abitanti”. Con metà di quello che si spende a Barberino, dove nel 2018 si sono spesi 10.782.000 euro, “con un aumento di 440 mila euro sull’anno precedente, che corrispondono a quasi mille euro ad abitante ( 987 euro per la precisione) ma se restringiamo il campione ai cittadini con più di 17 anni la quota pro capite sale quasi a 1200 euro (1.195)”, si potrebbe realizzare il centro culturale e museale dedicato a Giuliano Vangi proposta dall’Associazione Amici di Vangi e che sarebbe una struttura di richiamo internazionale”.
Ancora: “Gli abitanti di Borgo San Lorenzo nel 2018 hanno raggiunto la bella cifra di 18 milioni e 884 mila euro con un amento di oltre 1.700.000 euro rispetto al 2017 ( + 10%). Se si tiene conto che il bilancio 2019 del comune di Borgo San Lorenzo sarà di circa 27 milioni di euro vuol dire che la spesa dei borghigiani in azzardo legale è superiore a quanto versano al comune con varie tasse e tributi”.
Vediamo l’Alto Mugello: “A Firenzuola -scrive Romagnoli- il giocato raggiunge i 2.303.000 euro”. Non ci sono le Videolottery (VLT), che sono uno dei mezzi più usati, e la spesa per abitante è di 460 euro, che depurata dei minori di 17 anni diventano 593. Marradi spende 1.746.000 euro ovvero 570 euro a residente, Palazzuolo 846.500 euro ovvero 740 euro a testa.
Cifre più contenute, si fa per dire, anche nei comuni di Scarperia e San Piero e di Dicomano: anche qui mancano sale VLT, e ciò contribuisce a rendere la spesa pro capite più bassa rispetto ai comuni vicini come Borgo e Barberino.
Per il gioco d’azzardo legale scarperiesi e sanpierini spendono 8.397.000 euro ovvero 690 euro a testa (che salgono a 825 se si escludono coloro che hanno meno di 17 anni). Peraltro, segnala Radio Mugello, “Scarperia e San Piero è l’unico comune dove è in diminuzione la spesa in giochi negli ultimi due anni, anche se quest’anno di soli 32000 euro”. Niente videolotterie anche a Dicomano dove il giocato nel 2018 è stato di 3 milioni e 437 mila euro, 622 euro a testa.
A Vicchio, invece, la presenza delle Videolottery la si sente -e da sole apportano oltre 2 milioni e mezzo-. In totale la spesa dei vicchiesi è stata di 6.624.000 euro con un aumento di 517.000 euro rispetto all’anno precedente. Il giocato per abitante è di 809 euro che, tolti i minori di 17 anni, diventano 969.
“Un ruolo predominante lo hanno senz’altro le VLT che a livello provinciale rappresentano oltre 1/3 della spesa seguite dalle AWP a circa 1/4(insieme fanno quasi il 70%) , e non a caso sono le tipologie su cui si appunta maggiormente l’attenzione degli enti locali, ma non trascurerei le lotterie istantanee, ovvero il “ gratta e vinci “ che in provincia fattura oltre 152 milioni. Le VLT sono la spesa più alta a Barberino, Borgo e Vicchio ( rispettivamente 3,47 milioni, 5,59 milioni e 2,87 milioni) ,mentre a Scarperia le AWP raggiungono i 5.838.000 euro che è un giocato superiore alle VLT di Borgo San Lorenzo. Anche negli altri comuni dove le VLT sono assenti le AWP raccolgono la maggior parte delle giocate : Dicomano 1,82 milioni, Firenzuola 1,73 milioni, Marradi 1,34 milioni e Palazzuolo 511 mila.
Ma anche col “Gratta e Vinci” e altre lotterie istantanee non si scherza: questo tipo di azzardo assorbe a Barberino 2.085.000 euro, a Borgo San Lorenzo 3.074.000, a Dicomano 739.830, a Firenzuola 400.637, a Marradi 307.317, a Palazzuolo 244.066, a Scarperia e San Piero 1.422.000 e a Vicchio 748.989 euro. Se poi a tutto questo si aggiunge la quota, non quantificabile ma consistente, del gioco illegale e su internet, si capisce bene che la ludopatia, anche in Mugello, è un’emergenza sociale da contrastare in ogni modo, perché crea un vero e proprio dramma sociale, con persone e famiglie che dilapidano nel gioco i loro stipendi e le loro pensioni.
E sarà bene che quanto prima anche gli enti pubblici, insieme all’associazionismo, facciano la loro parte.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 febbraio 2019
Se lo Stato ci rimettesse, l’azzardo sarebbe già scomparso. Invece ci guadagna e ci guadagnerà molto, molto di più tra qualche mese, quando inizierà l’elargizione del r.d.c.; con una mano si dà, con l’altra si ripiglia (in maggior misura).