VAGLIA – Dopo la lettera che denunciava il totale abbandono e la presenza di discariche abusive nel bosco intorno all’ex Sanatorio Banti, oggi pubblichiamo la denuncia di due lettrici, che da tempo gestiscono la pagina di denuncia “Salviamo l’Ex Sanatorio Guido Banti”, dove raccontano una verità amara. Con documenti che dimostrano il disinteresse e il voler fare “scaricabarile” da parte di Comune e ASL.
Buonasera,
da qualche anno ci occupiamo del problema amianto (crisotilo) nell’ex Sanatorio Banti la cui soluzione (e non per il coronavirus) procede con una lentezza e un disinteresse disarmante. Certamente la proprietà (AUSL) ha tutto l’interesse a prendere tempo, ma il Comune di Vaglia, “parte lesa” e direttamente interessato, glissa l’argomento ed evita di occuparsene, se non quando riusciamo a metterlo “spalle al muro” e si trova obbligato a prendere una posizione, vedi l’ emanazione dell’ordinanza per la valutazione del rischio.
Tale ordinanza ha dato finalmente un termine di legge per la bonifica, tre anni.
Date pero’ le condizioni disastrose dell’eternit sul tetto che è spezzato e sbriciolato dalle passeggiate dei vandali che si susseguono anch’esse da tanti anni e non si sono fermate neanche durante la quarantena (allego foto), il vento fa volare pezzi più o meno piccoli sul sentiero comunale adiacente del parco della Garena, quando non vi sono direttamente gettati per gioco dai ragazzi e a questo ritmo, in tre anni, l’amianto si esaurirà da solo finendo sul terreno.

Già il 17/05/19 informavamo il Sindaco Leonardo Borchi della presenza di innumerevoli pezzi sul terreno del parco dando testimonianza fotografica e lo invitavamo a chiedere l’intervento dell’ARPAT per la verifica di un’eventuale inquinamento del suolo.
A seguito di questa segnalazione, il Sindaco, invece di chiamare l’ARPAT, in data 06/06/2019, chiede ad ALIA la rimozione dei pezzi.
Il 22/07/19 abbiamo fatto una nuova segnalazione con foto postate sulla pagina Fb Salviamo l’Ex Sanatorio Guido Banti e il 12/08/19, allarmate dai lavori di rifacimento del sentiero con la ruspa che avrebbero potuto schiacciare, rimescolare ed affondare l’amianto nel terreno, scrivevamo al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente Riccardo Impallomeni e ricevevamo risposta dal Vicesindaco Nencini che si era recata in loco con la Polizia Municipale il giorno successivo ed aveva nuovamente richiesto l’intervento di ALIA.
Le nostre segnalazioni via mail di pezzi di eternit sono proseguite nelle date 15/08/19, 02/09/19, 12/09/19, 21/10/19, 01/03/20 e 08/03/20, senza contare i filmati pubblicati sulla pagina Fb, l’ultimo dei quali risale al giorno 05/05/20.
Oggi abbiamo ricevuto la risposta da ARPAT, che nè la ASL, nè il Comune di Vaglia, ha mai interpellato il loro ufficio.
Una dichiarazione bella e buona di totale disinteresse della salute pubblica e dell’Ambiente.
Grazie per l’attenzione, saluti
Barbara Picozzi
Daria B.