Il primo aprile cambiano i percorsi degli autobus per arrivare in Stazione a Firenze. Rischio disagi e tempi più lunghi
FIRENZE – Si è tenuta a Firenze, in Città metropolitana, una riunione importante, per informare tutti i comuni interessati circa le rilevanti variazioni per la viabilità pubblica e privata intorno a Firenze, con particolare riferimento alla stazione di Santa Maria Novella, a causa dei lavori di realizzazione della tramvia.
Alla riunione c’era anche il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, unico amministratore mugellano presente, e da lui ci facciamo raccontare le novità. Che rischiano di aumentare i tempi di percorrenza e quindi i disagi per i pendolari mugellani. “Sono prospettate – spiega Ignesti – diverse soluzioni. In sintesi, dal primo aprile vi saranno cambiamenti di percorso per giungere alla Stazione con gli autobus. Tre in particolare sono le ipotesi, legate ai flussi di traffico. Occorrerà verificare i carichi su via Nazionale, visto che si parla di mille corse al giorno. Se i carichi saranno accettabili gli autobus provenienti dal Mugello, giunti in viale Lavagnini, gireranno intorno alla Fortezza, ma invece di raggiungere la Stazione per la via consueta, dovranno circumnavigare la Fortezza in direzione piazzale di Montelungo. Si rientrerà quindi su viale Rosselli-Belfiore e da lì ci si immetterà in via della Fortezza per attraversare piazza Indipendenza ed immettersi in via Nazionale e arrivi all’interno della stazione dei bus. La seconda ipotesi è simile alla prima ma non si entrerà nella piazza e non si raggiungerà la stazione bus, ma si entrerà invece in via Fiume, che diverrebbe il capolinea. Se invece si riscontrasse troppo carico su via Nazionale, si fermeranno prima gli autobus, portando il capolinea in piazzale Montelungo, che è all’altezza dei binari 17 e 18 della stazione ferroviaria. In questo caso c’è l’intenzione di prevedere dei bus navetta per raggiungere il centro. E si è discusso anche dell’interazione del biglietto, per creare minori disagi ai pendolari. Infine è stato detto che, terminati i lavori per la tramvia, i percorsi dovrebbero tornare ad essere quelli consueti. E le fermate restano ancora da definire”.
Ignesti lo sottolinea: “Che i lavori per la tramvia creino disagi è inevitabile, ma alla fine le novità porteranno grossi miglioramenti per tutti. Quanto agli itinerari è positivo che il comune di Firenze e la Città metropolitana ci abbiano convocati in anticipo, per comunicarci gli scenari futuri. In modo da poter informare adeguatamente i cittadini. E per il futuro sicuramente si porrà l’esigenza di una maggiore integrazione tra trasporto su gomma e treni, capendo anche cosa comporterà l’entrata in funzione della tramvia, e capire se convertire una parte dei chilometri su gomma finora utilizzati per la città, a favore di un’adduzione verso le stazioni ferroviarie del Mugello. Un’integrazione che però richiede un potenziamento della Faentina, con più corse e più vagoni”.
Il Filo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 marzo 2017