Area produttiva di Petrona quasi al completo. Ecco chi si insedierà
MUGELLO – Doveva ospitare l’impianto a biomasse, progetto contrastato e poi ritirato. L’area di insediamento produttivo “Petrona La Torre” dopo essere stata completamente urbanizzata, ora sta riempiendo i propri spazi. Vediamo dunque chi sta arrivando in questa nuova zona produttiva.
Prime però un po’ di storia. “Il Piano Insediamenti Produttivi “Petrona La Torre” trae origine da una vecchia previsione urbanistica degli anni ’90, a seguito di una manifestazione di interesse, ad insediarsi nel territorio nel Mugello, da parte della famosa azienda Fila, che alla fine realizzò lo stabilimento nella confinante Val di Sieve e precisamente a Rufina, nella zona di Scopeti. Solo nel 2010 il progetto prende nuovamente corpo attraverso l’approvazione, da parte dell’allora Comune di Scarperia del Piano per l’insediamenti Produttivi poi convenzionato con la Pianvallico SPA oggi srl quale soggetto attuatore.
La Pianvallico srl oggi partecipata dal Comune di Scarperia e San Piero e dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello ha provveduto all’attuazione del PIP attraverso l’acquisizione delle aree e poi allo sviluppo del progetto di lottizzazione delle stesse realizzando una delle primissime aree APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) riconosciute ufficialmente dalla Regione Toscana. Le aree APEA si distinguono dalle altre aree produttive per una maggiore quantità di standard a verde e attrezzature e spazi pubblici pari a circa il 37% della superficie territoriale dell’area, molto superiore al classico 10% previsto dalla normativa nazionale e regionale per le aree produttive.
Il Piano PIP è composto da tre unità minime di intervento per un totale complessivo di 59.650 mq , ed attualmente è stata completamente eseguita l’ UMI 1 di Superficie Territoriale 40.990 mq pari a circa il 70% del totale.
E la zona è risultata appetibile, anche per l’infrastrutturazione moderna realizzata, e per il costo contenuto dei terreni (si parla di 90 euro al metro quadrato, quando nella zona di Prato si chiedono anche 600 euro- cosicché sei lotti, sui sette disponibili nell’UMI 1 sono già stati acquisiti da importanti aziende mugellane, che hanno scelto quest’area per spostare le proprie attività.
Due lotti sono stati acquisiti dalle imprese edili locali che hanno realizzato le opere di urbanizzazione, le ditte “Donatello” e “Ariete srl” con sede in Scarperia e San Piero: la prima ha quasi 5000 mq, la seconda 1000, e in parte hanno ottenuto le aree a scomputo dei lavori fatti.
Il lotto fronte strada, 3000 mq sul lato confinante con Borgo San Lorenzo è stato acquisito, ed il capannone è già in avanzatissima fase di realizzazione, dalla VM Macchine srl, attualmente con sede in Barberino di Mugello, che commercializzerà prodotti della DMG Mori uno dei maggiori produttori tedeschi di macchine utensili e di torni e fresatrici a controllo numerico con relativo servizio di assistenza per le aziende meccaniche.
I due lotti retrostanti alla VM Macchine sono stati acquisiti dalla storica tipografia borghigiana, la tipografia Mazzocchi -che sposterà la propria attività dal largo Lino Chini a questa nuova sede, e dalla Ditta Autotrasporti Frassineti di Vicchio, che ha già completato il proprio edificio, insediandovi la nuova sede a servizio della propria attività di trasporto latte e acqua potabile.
Il lotto prospicente quello dell’Azienda Frassineti è di proprietà della CHI-MA spa, la lavanderia industriale posta in Scarperia e San Piero.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Luglio 2020