ART.1: un nuovo progetto sociale per l’inclusione lavorativa, made in Mugello.
Venerdì 13 febbraio, di mattina, si è svolto presso il proprio stabilimento produttivo in Via Enrico Mattei 3, in località Pianvallico nel comune di Scarperia e San Piero, l’incontro di presentazione di “Articolo 1”: un’iniziativa e un progetto, unici nel panorama regionale, volti a favorire lo sviluppo di nuovi processi di inclusione lavorativa e sociale. 1000 metri quadrati in cui, attraverso alcune lavorazioni per imprese locali, viene proposto un modello a sostegno del welfare di comunità, con al centro il lavoro per le fasce deboli e i giovani.
“Siamo intervenuti rispetto a una situazione di crisi aziendale – spiega Maurizio Rossi, Presidente della cooperativa Socialeinrete che insieme a cooperativa Convoi ha realizzato il progetto Articolo 1- insieme ai lavoratori abbiamo deciso di dare vita a questo progetto che mette al centro il lavoro non soltanto come fonte di reddito ma anche come strumento di cittadinanza. Ad ‘Articolo 1’ abbiamo sviluppato, insieme alla Società della Salute del Mugello, un metodo nuovo e funzionale per l’inserimento: la chiarezza della mansione permette di verificare meglio le capacità della persona e i suoi miglioramenti, e di dare la piena responsabilità di una fase produttiva vera e propria”. “Articolo 1” è in funzione con alcune linee di lavorazione per conto di imprese locali (Par.Co, NBM Tech, Eureka) dando lavoro a diciotto persone di cui nove in situazione di fragilità.
Sottolinea il presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello Federico Ignesti: “Questo è un bell’esempio di territorio che dà una mano al territorio, che fa incontrare e mette insieme, concretamente, l’ambito sociale e quello del lavoro”. Alla presentazione è intervenuta anche la Vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il Dott. Massimo Principe e Roberto Izzo, rispettivamente Direttore e Presidente della Società della Salute del Mugello che ha sostenuto il progetto con un finanziamento per la parte educativa, Luigi Consonni in rappresentanza della Consulta del Terzo Settore e Paolo Poli, Presidente della Sezione Mugello Val di Sieve di Confindustria Firenze.
Intervista (in esclusiva) a Stefania Saccardi, Vicepresidente della Regione Toscana
Intervista (in esclusiva) a Matteo Tagliaferri, coordinatore del progetto educativo che sta dietro ad “Articolo 1”
Come nasce esattamente questo progetto? Quando siamo venuti a sapere di questi lavoratori che facevano assemblaggio in aziende che erano in crisi. Ci chiesero una consulenza per loro si volevano costituire come cooperativa, da soli. In realtà siamo andati subito oltre. Abbiamo studiato la lavorazione e c’è venuto in mente che potevamo costruirci sopra un progetto per renderla sostenibile. Il primo passo è stato prendere i lavoratori che già facevano assemblaggio, poi garantirsi le commesse che già continuavano ad arrivare.
Sono tutti lavoratori del Mugello? Sì. Qualcuno viene da Firenze, soprattutto per la parte dei migranti.
Ecco parlami del progetto e delle categorie a cui vi rivolgete. L’idea è stata quella di fare un progetto sugli inserimenti lavorativi, ossia suddividere la produzione in segmenti quanto più possibile semplici in modo che potessero essere assegnati a vari tipi di categorie. In particolar modo noi ci rivolgiamo a quattro tipi di categorie: gli inserimenti lavorativi con tutte le particolarità che questa generalizzazione comporta, i migranti e rifugiati politici, i giovani disoccupati che né studiano né sono dentro un percorso formativo, gli studenti con rischio abbandono. Stiamo adesso portando avanti questa ultima parte collaborando con la scuola, cercando di capire come fare. Tutte la altre categorie sono già assolutamente attive.
Come entrate in contatto con le varie categorie? Ognuna ha i propri canali. Se è un inserimento lavorativo, parliamo con gli assistenti sociali. Se parliamo di migranti, ci rivolgiamo tendenzialmente alle strutture che li ospitano. Per i giovani disoccupati siamo in contatto con i Centri per l’Impiego, per gli studenti in rischio di abbandono con la scuola. Questa è la nostra rete.
E se qualcuno venisse a bussare qui in via Enrico Mattei a Pianvallico? Dipende dalla sua situazione. Se è un normodotato, vediamo se ne abbiamo bisogno e quindi eventualmente lo collochiamo, se è seguito da servizi sociali, prima parliamo con l’assistente, se è un giovane disoccupato lo indirizziamo al Centro per l’Impiego. Nel caso in cui sia uno studente, cerchiamo di capire da dove viene e se si può fare l’accordo con la scuola.
Parliamo del lavoro vero e proprio. Vi arriva una commessa, come viene gestita? Suddividiamo la linea produttiva e assegniamo una serie di colori a seconda della difficoltà della postazione. Ogni soggetto inserita viene inquadrata dandogli uno scopo e una ben definita fase della lavorazione.
Da quanto tempo è che avete aperto questa attività? Sostanzialmente da Aprile scorso.
Il commento degli operai
Una clip dedicata agli operai di questa realtà, che rispondono con 1 parola alla domanda: “Come ti trovi ad Art.1?”
Fabrizio Nazio
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, febbraio 2015