Barberino ricorda don Giuliano Catani
BARBERINO DI MUGELLO – Domenica 18 giugno ricorrerà il 10° anniversario della morte di don Giuliano Catani, e Barberino, per ricordare il suo vecchio parroco gli intitolerà la piazzetta davanti alla pieve di San Silvestro e alla Compagnia della Misericordia. Alle 11.00 sarà celebrata una Messa in sua memoria, con la corale che eseguirà alcuni brani della “Missa Pontificalis” di Lorenzo Perosi. Al termine la cerimonia di scoprimento della targa che intitola la piazzetta a don Catani.
Don Giuliano Catani nasce a Barberino di Mugello il 23 gennaio 1923 da un’umile famiglia di agricoltori. Entrerà giovanissimo in seminario dove maturerà la sua scelta di vita sacerdotale. In seminario sarà in classe con personaggi quali il futuro cardinale Silvano Piovanelli, don Lorenzo Milani, don Bruno Borghi. Nel 1945 verrà ordinato sacerdote e nominato parroco di S. Maria a Vigesimo proprio a Barberino.
In questa prima esperienza pastorale verrà accompagnato dalla sua famiglia: il padre Damon, la madre Giulia e la sorella Teresa, che anche dopo la morte dei genitori rimarrà al suo fianco. Tra il 1957 ed il 1967, oltre alla funzione di parroco, ricoprirà anche l’incarico di Rettore del Seminario Arcivescovile di Firenzuola, fino alla sua chiusura. Nel 1968 diviene parroco di San Silvestro, sempre a Barberino, dove per 17 anni, sarà punto di riferimento per tutto il paese, insegnerà religione a scuola, seguirà giovani della Parrocchia e si dedicherà ogni giorno e con ogni tempo alla visita di malati.
Ritenendo che il compito principale del sacerdote fosse prendersi cura della salute spirituale dei suoi fedeli, passerà molto tempo in confessionale per non perdere nessuna anima rendendo la parrocchia una casa accogliente per tutti. Nel 1985 il suo compagni di studi e grande amico, Silvano Piovanelli divenuto arcivescovo di Firenze, lo nominerà Parroco del Sacro Cuore in via Capodimondo. Anche, e soprattutto, a Firenze emergeranno le sue capacità pastorali riuscendo a conquistare un quartiere fiorentino che per cultura e ceto si rivelerà molto diverso dal paese di campagna. Don Giuliano però con il suo modo di porsi, un po’ inusuale e sorprendente per i parrocchiani fiorentini, con la sua semplicità ed infinita disponibilità si aprirà una breccia nel cuore dei suoi nuovi parrocchiani. Il vescovo lo insignirà del titolo di Monsignore. Nel 2002 lascerà il servizio e tornerà a Barberino dove verrà accudito dalla sorella Teresa. Morirà il 21 maggio 2007.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 giugno 2017