Barbiana, i bagni della discordia. Il Comune: ”Servono per i disabili”, la Fondazione: “Stravolgono il luogo”
VICCHIO – I nuovi servizi igienici in costruzione a Barbiana sono uno spazio di 16 mq che prevede un bagno generale, uno per i disabili e un antibagno: “Il luogo destinato – dice in una nota il comune di Vicchio – è stato evidentemente scelto per rendere accessibili i servizi anche alle persone disabili”. Questa è la spiegazione che arriva dall’amministrazione vicchiese per raffreddare le polemiche scoppiate dopo un articolo pubblicato su Repubblica, in cui Sandra Gesualdi, figlia di Michele, presidente della Fondazione Don Milani e uno degli alunni del priore di Barbiana, si era lamentata: “Da anni chiediamo alla diocesi di costruire dei piccoli bagni, ma avevamo proposto di realizzarli in un’area nascosta, a ridosso del bosco, senza usare cemento ma utilizzando piccole casette di legno. Siamo sicuri che Papa Francesco non avrebbe mai voluto uno stravolgimento del volto di questo luogo come quello portato con questa colata di cemento”. La Gesualdi aveva chiesto agli enti coinvolti, attraverso l’articolo, di interrompere i lavori per chiarire quest’opera e su come sia stato possibile realizzarla in così poco tempo “visto che qui è tutto vincolato e nessuno può piantare nemmeno un palo di legno senza chiedere decine di permessi”.
Nella nota, l’amministrazione comunale di Vicchio ha ribadito come per il progetto di questi nuovi servizi igienici siano stati richiesti tutti i permessi previsti dalla legge, dal comune e dalla soprintendenza e che l’Istituto di sostentamento del clero li aveva già decisi nel 2016: il bagno della canonica oltre ad essere impraticabile per i disabili, non era più sufficiente a far fronte al numero sempre crescente di visitatori che si recano in quel luogo ogni anno.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 maggio 2017
Nessun problema. Basta che dopo la visita del Papa il luogo venga perfettamente rinaturalizzato, cioè ripristinato nelle stesse condizioni di prima. Si dovrà togliere il cemento,ed eliminare ogni traccia, in profondità (canalizzazioni sotterranee) ed in superficie. E poi dovrà essere ripiantata l’erba del luogo. Insomma: com’era prima.