“Basta con polemiche e intolleranza”: una lettera delle associazioni ciclistiche del Mugello
MUGELLO – Ha suscitato molte polemiche un articolo, pubblicato da una testata online mugellana dal titolo: “Ciclisti: una specie umana infestante”. E se già numerosi cittadini, ciclisti e non, hanno replicato e criticato l’impostazione di questo articolo, ora sono numerose associazioni ciclistiche, ben dieci – in pratica tutte quelle che operano in Mugello – a formulare le loro riflessioni. Si prende le distanze con nettezza da quell’articolo, e si formulano proposte per “cercare di costruire insieme un clima di rispetto e convivenza sulla strada lontano da inutili contrasti e pericolose polemiche.” Ecco la lettera delle Associazioni Ciclistiche Mugellane:
Riteniamo che il Mugello sia un territorio che meglio di altri si presta allo sviluppo di una mobilità ciclabile, sono già numerose le persone che scelgono di muoversi in bicicletta per motivi di lavoro, personali e di svago e per questo motivo continuiamo a chiedere alle pubbliche amministrazioni l’implementazione di misure che aumentino il livello di sicurezza per i ciclisti (piste e corsie ciclabili, moderazione della velocità dei veicoli, dissuasori di sosta, ecc…).
Siamo però altrettanto convinti che il livello di sicurezza sulla strada si misuri anche dal rispetto che tutti i cittadini (siano essi pedoni, ciclisti, automobilisti) hanno del codice della strada e delle persone che la popolano.
Per questo motivo crediamo che lettere, articoli o altre pubblicazioni provocatorie, divisive e orientate a “scaldare gli animi” siano altamente dannose e fomentino un clima di intolleranza che non giova a un equilibrio che tutti sappiamo essere fin troppo precario. Le parole che si scelgono sono importanti ed è nostro dovere usarle con cautela, tanto più quando il pubblico che possiamo intercettare è ampio.
Come associazioni ciclistiche il nostro impegno è rivolto anche a promuovere una cultura delle regole e della sicurezza stradale, che rimane però appannaggio del buon senso del singolo cittadino. Ed è a tutti i singoli cittadini e cittadine che ci vogliamo rivolgere, da un lato per incentivare l’utilizzo della bicicletta come mezzo ecologico e salutare, dall’altro per riflettere insieme su quanto sia più utile, produttivo ed edificante cercare di costruire insieme un clima di rispetto e convivenza sulla strada lontano da inutili contrasti e pericolose polemiche.
Concludiamo augurandoci che sempre più persone scelgano di avvicinarsi alla bicicletta intesa anche come mezzo di trasporto e invitando tutte e tutti a farsi promotori attraverso le proprie azioni di rispetto e sicurezza sulla strada.
Le associazioni:
Associazione A Ruota Libera
Asd Bikemood
Associazione Ferri Taglienti
Asd Mugello Toscana Bike
Asd Team Bike Barberino
Ciclo Club Appenninico 1907
G.S. Vicchio Bike
Scd Gastone Nencini
Società Polisportiva Galliano Unione Ciclistica San Piero a Sieve
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 settembre 2023
Appunto, l’educazione da parte di tutti; ciclisti che non transitano sulle ciclabili, in fila orizzontale in tre/quattro, e quando suoni per avvertire che stai sorpassandoli, ti mandano pure a quel Paese, ragazzini che invece di transitare sulla ciclabile destra, passano da quella di sinistra e tanto altro ancora…..RISPETTO DA PARTE DI TUTTI, CARI CICLISTI!
Bene, si concordo, tutto vero. Faccio una premessa importante, SONO UN CICLISTA…ricordatelo per tutto il mio commento.
Si, si o un ciclista e per giunta un passionista, ma vorrei fare delle DOVEROSE considerazioni:
1) le strade, soprattutto quelle mugellane, strette, DISTRUTTE, tortuose, poco fruibili, sono e servono , oggi come oggi, principalmente allo spostamento sempre più rapido da A a B data la frenetica vita a cui siamo sottoposti dovendo fare entrare tutto in un tempo limitato a causa di un inaffrondabile pressione di spese e costi che ci impongono certi ritmi forsennati
2) Le biciclette mi stanno tutte bene, ma fondamentalmente nascono come mezzo semplice e la loro funzione odierna è l’allenamento e la tonicità del fisico, pertanto veder andare in giro mezzi a due ruote che sono motorizzati elettrici e le cui caratteristiche di semplicità sono soltanto un mero ricordo fa molto brutto da vedere nonché dal considerarle biciclette.
3)Ho visto personalmente incidenti causati dai ciclisti che IN BRANCO hanno occupato il sedime stradale causando danni e feriti gravi
4)Andare in bicicletta è una passione che però non prescinde dal dare rispetto oltre che dal pretenderlo, i ciclisti sono tenuti a mantenere la fila indiana ed il margine destro della strada al fine di creare IL MINOR OSTACOLO POSSIBILE al traffico motorizzato più veloce, cosa che purtroppo assistiamo di consueto assolutamente ignorata con l’aggravio della presunzione di ragione nei confronti di chi gli fa notare che sono in torto
4) le strade, SOLO OVE PISSIBILE, RIPETO, SOLO OVE POSSIBILE, possono essere pensate anche ad incentivare la circolazione con mezzi a locomozione MUSCOLARE (intenzionalmente uso questo termine per escludere tutte le altre categorie che a mio avviso sono dei ciclomotori) con piste ciclabili, ben fatte, ben pensate, con fondo fatto da biliardo, sempre ben mantenuti, sempre ben evidente, sempre ben pulito, sempre ben rasato dalle piante infestanti…vedete quante peculiarità??? Servono a fare capire che non si fanno km di piste ciclabili anche dove non ci stanno o per logica non si possono fare al solo scopo di prendersi i finanziamenti europei e poi si lasciano andare alla malora con il fondo stradale che sembra un campo bombardato, con le strisce che sono sbiadite e non si vedono più, con le piante infestanti che le hanno invase, con la pavimentazione completamente ricoperta di fogliame o rami secchi, ecc, ecc, ecc…chi costruisce km di pista ciclabile ha poi il DOVERE di tenerla sempre in modo impeccabile!
Abbiamo tutti un callo sul fondoschiena che fa paura a causa di fondi stradali completamente dissestati e sgretolati, non ci si può riempire la bocca per aver fatto qualcosa che poi è fatto a metà, tenuto peggio e di fatto non serve a nessuno!
5) I limiti di velocità,beh, direi che i limiti sono già ampiamente bassi i fatidici 50 orari che nella stragrande maggioranza dei casi divengono un utopia qui nel Mugello, assurdi i tentativi di abbassare a 30 orari i limiti in paese per rispetto di chi? Di cosa? Di quale assurda motivazione? A 30 orari alcune motociclette di certa stazza non riescono neppure ad essere governabili e volete farle andare in giro a quella velocità in favore di cosa?? Veclo spiego io con una scorciatoia… LE CASSE DEL CONUNE CON I VELOX e chiudiamo l’argomento perché non c’è altro da aggiungere in merito se non scuse campate in aria atte a giustificare ciò che è ingiustificabile!!!
Arrivo alle conclusioni: i ciclisti chiedono rispetto, lo trovo giusto, ma siete sicuri di dare altrettanto rispetto mentre state circolando? Vi siete mai messi a pensare mentre siete in bicicletta a coloro che stanno guidando un mezzo a motore? Vi siete mai messi nella loro prospettiva? Perché poi noi tutti ciclisti scendiamo dalla bicicletta e andiamo tutti in giro con le auto, e non ditemi che stando in auto non notate le cose sbagliate che i vostri colleghi fanno quando sono in sella! Sapete perché il rispetto è bilaterale? Perché il rispetto non lo si può pretendere, per ottenere rispetto occorre per primi dare rispetto.
Ti pareva…
La prima associazione che si indigna e si straccia le vesti è la fantomatica A Ruota libera, la one man association con sede a Borgo nel Vicolo di Manino che, in cambio dei quattrini arrivati da Bruxelles attraverso il comune, ha distrutto la viabilità del paese trasformando strade e viali in pericolosi budelli.
E questo per allestire le cosiddette ciclabili, monumento alla stupidità ed al culto del dio denaro travestiti da ambientalismo di maniera.