“Bene la candidatura di Ignesti, male l’assenza di candidati del centrodestra”. Intervista a Claudio Scarpelli
MUGELLO – Claudio Scarpelli è fuori dalla politica attiva. Ma da qualche tempo l’ex-sindaco di Firenzuola non si tira indietro quando c’è da ragionare di tematiche che riguardano il territorio. E così vuol dire qualcosa anche sulla candidatura del sindaco Ignesti.
Federico è un amico, e dal punto di vista personale posso manifestare solo un grande piacere per questa sua candidatura; dal punto di vista politico, ho conosciuto e frequentato il Sindaco Ignesti per 10 anni, anni nei quali i punti di convergenza, su temi territoriali, sono stati sicuramente la stragrande maggioranza, pertanto credo che, se verrà eletto, potrà sicuramente fare bene.
Quali sono i maggiori pregi che gli riconosci?
Sicuramente la capacità di fare squadra, a volte anche con metodo autoritario, in una visione unitaria del Mugello, il periodo della sua Presidenza è stato l’unico nel quale l’Unione Mugello ha portato avanti un’idea territoriale, esperienza purtroppo interrotta dal famoso “golpe del 2017” operato dal PD mugellano, che ha praticamente annullato ogni prospettiva di sviluppo dell’Ente, relegandolo a semplice distributore di stipendi e servizi elementari, i cui livelli di integrazione sono ormai fermi al 2017. Altra sua caratteristica positiva è sicuramente quella di attutire i contrasti sulle divergenze di pensiero, evitando polemiche pubbliche divisive ed inutili, soprattutto su temi di carattere nazionale; quando si ricopre un ruolo istituzionale non si può continuamente attaccare ed insulare chi la pensa in modo diverso dal tuo, e per capire ciò che voglio esprimere basta confrontare i profili Facebook di Ignesti e di alcuni altri Sindaci mugellani.
E un difetto?
Sicuramente la sua “simpatica faziosità”, che però esprime solo nella vita privata; Scarperia, e bada bene dico Scarperia e non San Piero o Sant’Agata, è il centro del mondo, l’8 Settembre 1306 per lui è sicuramente più importante del 21 Aprile 753 A.C.. Non so proprio come riuscirà a fare campagna elettorale durante il periodo del Diotto!
E sulle polemiche per la candidatura in un collegio extra-mugellano?
Per la mia parte politica posso solo esprimere soddisfazione per la sua “non candidatura” in Mugello, dove sicuramente, anche in assenza delle preferenze, avrebbe drenato diversi voti al centrodestra, però ritengo sbagliate le affermazioni secondo le quali, se eletto, non rappresenterebbe il Mugello a Roma. Quando sei Parlamentare rappresenti tutta la Nazione, non il Collegio nel quale sei stato eletto (l’esempio del Senatore Riccardo Nencini, eletto ad Arezzo, ma molto presente sulle questioni mugellane è sicuramente l’esempio più lampante), solo il sistema Nninominale, come negli USA, Gran Bretagna e Francia, crea un rapporto diretto tra eletto ed elettori ed evita inoltre la cosa più ignobile e vergognosa che un rappresentante del Popolo possa fare, il voltagabbana durante l’espletamento del proprio mandato. Allo stesso modo ritengo esagerate le manifestazioni di giubilo del PD mugellano: la candidatura è un evidente riconoscimento alla persona, non certo ad un partito che non è stato in grado neppure di proporlo al giudizio dei propri concittadini, critica che estendo anche a tutti i partiti di centrodestra che, nel nostro collegio, non presentano neppure un rappresentante mugellano; il candidato più vicino territorialmente è la Pontassievese Cecilia Cappelletti, inserita dalla Lega nel plurinominale regionale del Senato, persona preparata, seria e competente, alla quale faccio un grande in bocca al lupo.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 agosto 2022