“BiAuto” corre il Rally di Scandicci e Colli Fiorentini. Intervista a Bruno Barani
MUGELLO – BiAuto è tra le protagoniste, come sponsor ufficiale e per partecipazione diretta con un’auto in gara, della seconda edizione del Rally di Scandicci. E non tutti sanno che questa azienda, presente con una propria autoconcessionaria anche a Borgo San Lorenzo, ha radici mugellane. Ce le racconta Bruno Barani, anch’egli di origini barberinesi.
“L’azienda – spiega – nasce dai fratelli Biancalani, di Barberino di Mugello. Da ragazzi hanno prima lavorato, come dipendenti, in altre officine. Mio suocero aveva inizato da Sali, a Barberino di Mugello, poi con i fratelli hanno aperto l’officina Fratelli Biancalani a Sesto Fiorentino, e via via si sono ingranditi e trasformati. Prima è diventata una concessionaria di auto Alfa Romeo e poi nel 1994, visto che la concessionaria si era ingrandita hanno deciso di prendere un altro marchio, scegliendo la Toyota. Poi sono arrivate le figlie Roberta e Gianna, anche loro appassionate di auto. E’ davvero un’azienda familiare al 100%, con Sergio Biancalani, Roberto, Paolo e Luigi.”
Un’azienda che negli ultimi anni è molto cresciuta…
Abbiamo tre concessionarie: Borgo San Lorenzo, Sesto Fiorentino e Firenze Sud, in modo da coprire tutta l’area fiorentina. Siamo circa 130 dipendenti, con il fatturato in crescita, e il 2023 è stato l’anno migliore in termini di fatturato. L’andamento delle vendite sta andando bene, grazie a un marchio credibile e apprezzato in tutto il mondo. Toyota produce veicoli ibridi fin dal 1997, ha una grande esperienza rispetto ai concorrenti, e il consumatore riconosce la nostra qualità. Del resto Toyota ha creduto fin da subito nelle fonti alternative e l’ibrido è stato il suo cavallo di battaglia. Oggi in gamma siamo in grado di offrire dall’elettrico, all’ibrido, al plug in all’idrogeno, in produzione di serie.
Come nasce l’impegno di “BiAuto” nelle corse?
Qualcosa era stato fatto anche con Alfa Romeo, poi è arrivata Toyota, che è rientrata nei rally dopo vent’anni di assenza e noi abbiamo deciso a livello locale di replicare ciò che fa la casa madre a livello mondiale. Dopo tanti anni è tornato questo Rally di Scandicci e così abbiamo deciso di partecipare. Già nella prima edizione eravamo presenti, con il pilota Mattia Zanin che tra l’altro ha raggiunto un ottimo risultato classificandosi terzo assoluto e quest’anno replichiamo con la macchina nella massima serie, una Yaris GR Rally2, auto che Mattia guida per la prima volta. Vediamo, l’importante non è il risultato, ma esserci.
Chi ha in azienda la passione per le corse?
Ce l’avevano anche i fratelli Biancalani, che una volta facevano le elaborazioni sulle Alfa Romeo. Da parte mia ho sempre avuto una grande passione per i motori. Poi col marchio Toyota tutto ha preso un senso più compiuto, essendo sempre stato un marchio molto sportivo, avendo corso anche la Formula 1.
Torniamo al Rally fiorentino, di oggi e domani. Qual è il significato di questa vostra partecipazione sia come sponsor sia come concorrenti?
Il fatto di essere sponsor è molto importante, siamo immersi in una realtà e vogliamo condividerla il più possibile. E non solo in ambito sportivo. BiAuto è stata presente non soltanto in Motorsport, abbiamo anche sponsorizzato la maratona “Corri la vita”, l’anno scorso abbiamo fatto una paralimpiade a Firenze, agli Assi. Quando c’è una manifestazione locale, purché ia in linea con il marchio e la filosofia Toyota, siamo presenti. Il nostro impegno e la nostra presenza nel Motorsport è comunque strategica: ci serve in particolare perchè rappresenta la massima espressione dell’ingegneria e dello sviluppo delle macchine, tanto è vero che la massima serie dove Toyota ha prevalso quest’anno viene corsa con una macchina ibrida. Nel 2022 Toyota con un pilota giovanissimo ha vinto il campionato del mondo con la macchina rally ibrida, cosi noi possiamo dire ai nostri clienti: le vostre Yaris ibride hanno vinto il campionato del mondo.
A Firenze da tantissimi anni mancava un’attivita di Motorsport. Forse perché si è avuto paura, si pensava solo al green pensando erroneamente ai vecchi motori che inquinano. Quest’anno ci sono 74 equipaggi, un numero altissimo per una gara che è una bellissima competizione ma non è un campionato italiano. Ha richiamato gente da tanti posti, uno dei piloti che correrà con il marchio BiAuto arriva da Conegliano, Treviso, altri da varie parti d’Italia. Non è solo un evento locale o regionale. E’ giunto al secondo anno, negli anni Novanta c’era il rally di Impruneta, poi finito. com’è finito il rally di Prato. La Reggello Motorsport ha deciso di rimettere in pista questa corsa sui colli fiorentini intorno a Scandicci, un’operazione molto bella e da utente ringrazio sia le amministraizoni che lo hanno permesso sia le persone che si sono impegnate a organizzare un evento sicuramente non semplice.
Infine, niente rally in Mugello?
Il Mugello ha una grande tradizione di corse motoristiche. A Mangona si facevano le prove speciali scendendo da Vernio, con il rally di Prato che si univa al Mugello. Sì, un rally in Mugello potrebbe essere organizzato: abbiamo strade bellissime da percorrere con le auto, ci sono passaggi storici, penso alla Mille Miglia che saliva sulla Futa. Da ragazzino andavo sempre a vedere il passaggio di queste auto bellissime di cui non conoscevo niente ma era un evento davvero speciale. Occorrerebbe ricordarsi delle radici da cui veniamo e integrarle con il nuovo e il moderno, sono attività che fanno bene al territorio.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Novembre 2024
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