Da Bilancino fino all’Arno: cento km di piste ciclabili lungo la Sieve
MUGELLO – Cento km di ciclovia tra Mugello e Val di Sieve: se ne è parlato in un recente incontro in assessorato regionale “Infrastrutture per la mobilità, logistica, viabilità e trasporti”, dove si è evidenziata l’utilità di inserire i percorsi ciclopedonali del Mugello nella rete di ciclovie toscane ed avere la possibilità anche di fonti di finanziamento specifiche per completare la rete complessiva dal lago di Bilancino a Pontassieve per immettersi sulla ciclopista dell’Arno.
Così ora l’Unione montana dei Comuni del Mugello ricordando che l’importanza strategica di questo progetto “è avvalorata dalla crescente richiesta di un turismo legato all’uso della bicicletta e dalla ricchezza naturalistica ed ambientale che il territorio offre; la proposta sarà tanto più ricca quanto più la Ciclopista intercetterà centri abitati (mobilità dolce e sicura) e percorsi alternativi (trekking e mountain bike), emergenze storiche ed archeologiche”, ha predisposto uno schema generale della pista Ciclopista Sieve, con innesto sulla Ciclopista dell’Arno, con il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni interessate dal percorso, per una lunghezza di circa 100 km (80 Km nell’Unione Montana dei Comuni del Mugello e 20 km tra i Comuni della Val di Sieve).
Una parte di questo percorso c’è già: piste eco turistiche lungo la Sieve, per un totale di circa 40 km ci sono già nei comuni di Barberino di Mugello, Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Vicchio e Dicomano.
L’accordo tra Unione dei Comuni del Mugello da una parte, e comuni di Rufina, Pelago, Londa e Pontassieve dall’altro prevede anche alcuni criteri generali di progettazione, “per una omogeneizzazione progettuale dell’opera”. Così, ove possibile, la larghezza della pista deve essere almeno di due metri e mezzo, il fondo di tipo permeabile e durevole, tendenzialmente realizzato mediante stabilizzazione a calce del terreno, strato di conglomerato riciclato a freddo e finitura in graniglia a pezzatura fine con emulsione bituminosa; e le opere di contenimento/sostegno dovranno realizzarsi preferibilmente con tecniche di ingegneria naturalistica.
L’accordo mira a poter accedere a finanziamenti regionali eventualmente in futuro erogati per le ciclovie. E si aggiunge che “I Comuni, con successivi e specifici accordi potranno stabilire modalità operative per la realizzazione delle opere ed individuare un centro unico di gestione/manutenzione della infrastruttura”.
Credits foto: Fotocronache Germogli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 ottobre 2019