
BARBERINO DI MUGELLO – “E’ il momento di presentare proposte e progetti di investimento per il lago di Bilancino”: l’appello viene dal sindaco di Barberino Giampiero Mongatti, e lo ha lanciato in occasione del convegno organizzato dal Rotary Club Mugello, tenutosi sabato 27 nel Castelletto di Villanova a Le Maschere.
Un convegno voluto dal Rotary per rilanciare il lago nelle sue prospettive di sviluppo per l’area mugellana. E se ha dato forfait il presidente della Regione Enrico Rossi, che dopo aver accettato l’invito mugellano ha preferito recarsi in Calabria dal sindaco di Riace, gli interventi durante la mattinata hanno dato un buon contributo per delineare le prospettive future del lago, finora incompiuta occasione di crescita economica del Mugello.
A presentare gli ospiti Maurizio Vignini, presidente del Rotary, che ha sottolineato le potenzialità del lago. E ha cominciato il sindaco Mongatti, a delineare presente e futuro di Bilancino, ribadendo che il 2018 è stato anno cruciale, con la decisione della Regione di passare la proprietà delle sponde pubbliche al comune. E ricordando che il Comune ha già avviato interventi di sistemazione dei sentieri ha spinto molto sul ruolo dei privati. Peraltro il piano urbanistico su Bilancino è in costruzione e le idee saranno esaminate e, se del caso, accolte e inserite: “Se ci arrivano proposte concrete di investimenti è sicuramente il momento giusto”, ha detto, aggiungendo: “Non deleghiamo ad altri le scelte, ma vogliamo ascoltare tutti, per fare scelte consapevoli”. Con un’ultima sottolineatura: “Bilancino ha un’importanza sovracomunale, è un’opera, come peraltro il progetto di Cafaggiolo, che interessa e deve interessare tutto il Mugello”.
A spiegare nel dettaglio quelli che sono i progetti futuri della rinascita di Bilancino è stata Paola Venturi, coordinatrice del gruppo di ricerca -nell’ambito della facoltà di Architettura dell’Università di Firenze – del progetto di riqualificazione paesaggistica e di valorizzazione turistico-culturale del lago. Così Venturi ha mostrato, zona per zona, i possibili interventi di miglioramento necessari per rendere Bilancino davvero fruibile, non nascondendo i problemi di accesso all’acqua e la forte escursione di livello tra primavera e autunno. Tutti e 13 i chilometri di sponda sono stati oggetto di studio, metro per metro, e per ogni tratto si sono proposte soluzioni, per diminuire l’impatto artificiale dell’opera. Poi c’è il problema della viabilità di accesso al lago, la mancanza di segnaletica. Il piano propone molte cose che, se realizzate, renderebbero Bilancino un luogo di grande attrattività: un anello ciclopedonale lungo l’intero perimetro, nuove spiagge più accessibili, la valorizzazione dell’oasi ornitologica di Gabbianello, l’area dell’Andolaccio luogo degli eventi e delle attività, dove sono previste “stanze verdi” per le attività, un anfiteatro alterato, un “mirador”, e poi la zona del circolo Nautico con un pontile galleggiante, la fattoria didattica nella zona del Sorcella, e ancora il parco avventura, le palafitte nel lago, moderne modalità di sistemazione delle sponde. Così l’assessore al Turismo di Barberino Sara Di Maio ha ribadito l’impegno del pubblico a far sì che “d’ora in poi Bilancino sia una delle basi dell’offerta turistica non solo del Mugello ma della Toscana”.

A raffreddare gli entusiasmi ci ha provato Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua, che ha sottolineato come Bilancino sia prima di tutto un impianto industriale a servizio delle esigenze idriche dell’area Firenze-Prato- Pistoia: “Io quei 69 milioni di metri cubi di acqua li devo custodire gelosamente – ha detto – per non lasciare un milione di persone senz’acqua d’estate. Anche se se ci si fa il bagno nessun problema”. E ha ricordato che “mantenere questa struttura costa un sacco, anche solo per il taglio dell’erba lungo le rive”. Venturi gli ha suggerito un rimedio “naturale” ed economico – suscitando l’entusiasmo dell’allevatore mugellano Adriano Borgioli -, ovvero l’impiego di animali -asini e capre- che bruchino l’erba contribuendo al mantenimento ottimale delle sponde, con il presidente di Publiacqua che si è impegnato a portar la cosa in consiglio d’amministrazione.

Non ha fatto un intervento di routine neppure il rappresentante del Banco Fiorentino, Gianluca Bresci, capo dell’area Mercato dell’istituto. Che ha posto la banca come catalizzatore delle potenzialità di sviluppo, mettendo a disposizione di tutte le iniziative imprenditoriali per la valorizzazione del lago.
Ma, citando studi e analisi di settore, ha evidenziato anche le criticità attuali della promozione turistica del Mugello, con la zona che, a confronto con tutte le altre aree della Toscana, risulta essere ancora parecchio indietro. E per recuperare, ha ammonito, “non c’è altro tempo da perdere”. Anche la consigliera regionale Fiammetta Capirossi su questo ha convenuto: “Dobbiamo intercettare di più i flussi turistici. Evidentemente essere belli e avere una buona cucina non basta. Nel Valdarno si presentano come le porte di Firenze. Noi non lo facciamo abbastanza. E molti che vengono all’autodromo non sanno neppure che il Mugello è in provincia di Firenze”.


Poi il dibattito, con diversi imprenditori che hanno preso la parola, per sottolineare soprattutto il problema dei tempi troppo lunghi, chiedere di eventuali agevolazioni, evidenziando anche il fatto che in Mugello – lo ha detto Puccetti – non si riesca a lavorare insieme: “Ognuno tira acqua al proprio mulino, anche le associazioni di categoria”.
Nel suo intervento conclusivo il sindaco Mongatti ha riconosciuto che lo scoglio maggiore è quello dei tempi lunghi e dei tempi non certi, problema che assilla anche la pubblica amministrazione: “E’ per questo che siamo poco appetibili anche per gli investitori stranieri”. Ha poi riconosciuto che “abbiamo una vocazione turistica ancora in gran parte da sviluppare” e che “dobbiamo puntare di più ad essere non solo la porta di Firenze, ma ad “essere Firenze, anche con questo lago, il lago di Firenze, il lago di Toscana”.
(Foto: Francesco Noferini)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 ottobre 2018
1 commento
ovvia dopo il NOSTRO autuodromo gli si intitiola a firenze anche il NOSTRO lago….