“Biologico è sinonimo di qualità”. Slow Food e Prodottori Biologici del Mugello insieme
BARBERINO DI MUGELLO – Il ristorante Al Poggio di Sotto de La Casa di Caccia a Galliano ha ospitato il 2 marzo una cena organizzata in collaborazione tra Slow Food Mugello e Levante Fiorentino e l’associazione Produttori Biologici del Mugello, una rete di aziende che operano in regime di agricoltura biologica nel territorio. Un’occasione conviviale che ha riunito più di 80 persone, tra amministratori locali, imprenditori e giornalisti. Il menù, che prevedeva crostone di cavolo nero, battuta di limousine, formaggi, zuppa di farro, tortello di patate al ragù, lesso rifatto, polpettine, ricotta con miele e castagnaccio, è stato interamente realizzato con le materie prime fornite dai Produttori Biologici del Mugello. “Una cena a chilometro zero – ha detto Giuseppe Pietracito – semplice, rigorosamente di stagione, esaltata da quelle che sono le caratteristiche dei prodotti che abbiamo cucinato. Biologico è sinonimo di qualità. Il suo sviluppo, il suo incremento e la consapevolezza diffusa che si può mangiare meglio senza andare a comprare chissà dove dipende dalla nostra capacità di valorizzare i nostri prodotti e farli conoscere”.
Aziende come Poggio del Farro, la Cooperativa Agricola di Firenzuola che raccoglie 130 allevatori mugellani tra cui Valdastra di Borgo e Lippi e Nocentini di Dicomano, Frascole con vini e oli, Bacciotti di San Piero con i formaggi, La Colombaia di Vicchio che grazie alla collaborazione con il forno Piazzetti di Ronta ha fornito il pane fatto con farine di grano antico Verna – che ha un contenuto proteico molto modesto, interessante per i soggetti con intolleranze alimentari -, sono alcune di quelle realtà mugellane che da tanti anni credono nel biologico, ci investono, “sebbene non sia facile, sia faticoso, ma ci crediamo perché per noi è un fiore all’occhiello e inizia ad avere importanti riscontri anche a livello commerciale, perché i nostri prodotti sono sempre più richiesti e apprezzati”.
“Il nostro latte è il migliore di tutta Italia”, dice Antonio Vignini, che conferisce il suo prodotto alla Mukki per la linea d’eccellenza “Podere Centrale”. Ma Vignini, visto che erano presenti quattro amministrazioni comunali, Barberino, Scarperia e San Piero, Firenzuola, Borgo San Lorenzo, ha voluto ricordare anche i problemi: “Quando si converte un’azienda da convenzionale a biologico dobbiamo realizzare delle stalle più grandi, infrastrutture migliori, bisogna fare una sala parto, gli animali devono avere spazi più ampi, dedicati. Molti allevatori – racconta, con amarezza – hanno abbandonato questo lavoro perché non venivano date le concessioni edilizie per costruire la stanza del latte. Se c’è una legge, le normative devono essere subito prese in atto dagli enti locali. Altrimenti le cose restano ferme”. Su questo Giampiero Mongatti, sindaco di Barberino, ha voluto rassicurare: “Da parte delle amministrazioni la massima disponibilità verso i vostri problemi. Voi, con l’associazione Produttori Biologici del Mugello avete fatto poi qualcosa di importante, perché siete riusciti a creare e a collegare una rete molto ampia. Noi amministratori siamo sensibili alle esigenze di chiunque porti sviluppo al territorio in questo senso e alla produzione di prodotti di alta qualità che ci qualificano positivamente”. E il neo-presidente dell’Unione montana Paolo Omoboni, lodando l’azione dei produttori biologici mugellani lo ha evidenziato: “Quando si superano i localismi e si riesce a creare, mettendosi insieme, qualcosa di importante, si ottiene un valore aggiunto e si riesce ad attrarre finanziamenti”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 marzo 2017