Boom di persone sulla Via degli Dei. Si prospetta un anno favorevole per il “turismo slow”
MUGELLO – Dopo la pandemia, il cosiddetto “turismo slow” ha avuto un vero e proprio boom di richieste. Dopo mesi passati chiusi in casa in molti hanno deciso di passare più tempo a contatto con la natura, scegliendo una tipologia di vacanza sicuramente più faticosa ma molto più soddisfacente.
Questo trend, però, non è calato con il passare del tempo anzi, sono sempre di più le persone che scelgono gli scarponi alle infradito per le loro ferie, come racconta Stefano Lorenzo coordinatore di “Appennino slow”: “La stagione, come negli anni passati, è cominciata tra fine marzo ed inizio ad aprile ma abbiamo avuto alcuni ‘temerari’ che hanno affrontato questo cammino anche in inverno, complici le condizioni meteo favorevoli. Ad aprile, però, abbiamo visto un aumento di circa il 30% rispetto agli anni passati e ne siamo molto contenti. Per quanto riguarda, invece, i mesi futuri Maggio è sold out, e devo ammettere che siamo in difficoltà a trovare sistemazioni per i camminatori che, se vorranno affrontare la Via degli Dei dovranno farlo munendosi di tende e sacchi a pelo perché le strutture sono al completo. Giugno, al momento è in linea con il 2022, mentre a luglio, invece, abbiamo riscontrato un leggero calo rispetto all’anno passato, ma c’è sempre da considerare coloro che prenotano all’ultimo momento. In ogni caso, nel 2022 abbiamo avuto 22 mila presenze e siamo molto ottimisti per questa stagione”.
Ma cosa porta le persone a scegliere una vacanza “faticosa” rinunciando ad un hotel “All inclusive” tra mare, shopping e pisolini? “Io sono di parte – ride Stefano – ma penso che finalmente le persone abbiano capito che camminare fa bene, non solo alla salute ma anche alla mente. È sicuramente una vacanza alternativa, ma permette anche di fare nuove conoscenze, scoprire e riscoprire nuovi posti che, a volte, sono dietro casa ma non abbiamo mai neanche preso in considerazione. È vero, c’è stato un boom post covid ma, e ne siamo molto contenti, il fenomeno è proseguito anche perché camminare è ‘una droga’, una volta che inizi non smetti più. Abbiamo avuto tantissimi utenti che si sono approcciati per la prima volta alla vacanza ‘slow’ e che sono diventati veterani affrontando cammini sempre più impegnativi”.
Affrontare un cammino, però, non è un’esperienza da prendere sottogamba ed è importante prepararsi appropriatamente, come si raccomanda Lorenzo: “Sono cambiati gli escursionisti. Mi spiego: Ci sono molte più persone rispetto agli anni passati che, purtroppo, prendono sottogamba questo genere di esperienza. Affrontare la Via degli Dei non è come fare la ‘passeggiata della domenica’, è necessario essere ben preparati, allenati e con le attrezzature opportune. In molti affrontano questo percorso ‘per moda’ ma in maniera irresponsabile, ritrovandosi a non riuscire a percorrere l’intero cammino (spesso si fermano alla seconda tappa, completamente distrutti). In questo caso, spesso, rinunciano dimenticandosi, magari, di avvertire le strutture ricettive. In caso di viaggio di gruppo, organizzato da noi di Appennino slow, le nostre guide hanno sviluppato alcuni escamotage per permettere ai camminatori di completare il percorso, magari trovando loro un mezzo pubblico che permetta loro di saltare una tappa e, così, riposarsi. Ma quando affrontano il viaggio in solitaria spesso e volentieri rinunciano”.
Per questo il coordinatore di Appennino Slow, ricorda quali sono i “passi base” per affrontare la Via degli Dei in tutta sicurezza, così da divertirsi e godersi al meglio questa avventura al meglio: “Ci raccomandiamo, innanzitutto, di prenotare le strutture ricettive, perché non è facile trovarle una volta arrivati alla tappa, e disdire in caso di rinuncia dando la possibilità ad altri camminatori di avere un posto comodo per la notte. Infine, partite consapevoli che le tappe sono di circa 130km, con un dislivello positivo di quasi 5 mila metri. Allenatevi, scegliete un’attrezzatura adeguata con uno zaino che sia adeguato al vostro peso perché dovrete portarvelo in spalla tappa dopo tappa. Infine, ultime ma non ultime, le scarpe: sono fondamentali! Non pensate di affrontare la Via degli Dei con le sneakers! Servono scarpe da trekking di qualità, i piedi sono il vostro mezzo di locomozione ed è importante che siano ben curati”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Maggio 2023