Borgo. Ordine del giorno sul DDL Cirinnà, le dichiarazioni dei capigruppo
BORGO SAN LORENZO – Il consiglio comunale del 24 febbraio (articolo qui) ha visto in discussione anche l’ordine del giorno riguardante il sostegno al Disegno di Legge sulla disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili, il cosiddetto DDL Cirinnà. Ecco le dichiarazioni dei capigruppo.
Sonia Spacchini – Partito Democratico
“Abbiamo voluto dare un segnale politico di sostegno ad una iniziativa legislativa che riteniamo di grande valore e importanza per il nostro paese. Riteniamo i principi contenuti nel cosiddetto DDL Cirinnà un buon punto di equilibrio per consentire l’estensione dei diritti a tutti e per adeguare finalmente la nostra legislazione alla realtà della nostra società contemporanea. Speriamo quindi che vengano trovati gli strumenti adeguati per dare attuazione a quei principi”.
Luca Margheri – Lista civica “Cambiamo, Insieme!”
“Credo che sul DDL Cirinnà, un Consiglio Comunale non dovrebbe esser chiamato ad esprimersi a colpi di maggioranza, sono temi importanti, temi di coscienza, temi che dividono, sarebbe stato più opportuno suscitare un dibattito, una riflessione più approfondita ascoltando più voci. Si sposa una tesi in maniera incondizionata, beato chi è così competente ed illuminato da avere le idee tutte chiare e tutte nette” (articolo qui)
Claudia Masini – L’Altra Borgo – Rifondazione Comunista
“Gli unici paesi dell’Unione Europea che non prevedono le unioni civili o i matrimoni omosessuali sono Polonia, Bulgaria, Romania e Italia. L’Italia arriva ultima fra i partner europei ad approvare una legge sulle unioni civili, grazie ad una politica sempre troppo vicina alla filosofia del Family Day, al quale nel 2007 partecipava anche l’attuale Presidente del Consiglio Renzi. Lo stesso Matteo Renzi che aveva presentato il DDL Cirinnà come irrinunciabile e non passibile di modifiche o aggiustamenti, per poi permettere lo stralcio degli articoli più importanti dello stesso. Sono infatti stati cancellati, per poter ottenere i voti delle destre e l’approvazione, l’ultima parte dell’articolo 3 e l’intero articolo 5, che facevano riferimento alla stepchild adoption , ovvero la possibilità di adottare il figlio biologico del partner, creando finalmente una forma di tutela per i minori. Ci chiediamo perché non sia stata chiesta subito la fiducia sul DDL completo, anziché attendere la defezione del M5S per poi dover andare a chiedere la fiducia su un testo privato della sua parte essenziale. Il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili ci trova favorevoli in quanto prevede l’iscrizione di due persone maggiorenni anche dello stesso sesso nel registro comunale delle unioni civili, allargando finalmente alcuni diritti a tutte e tutti a prescindere dall’orientamento sessuale, ma giudichiamo questo un passo insufficiente, perché non tiene più conto dei diritti dei bambini, che non possono subire un trattamento iniquo da parte dello Stato a causa del genere o dell’orientamento sessuale dei genitori o del singolo genitore. Il DDL Cirinnà già ci trovava comunque critici in quanto non prevedeva le adozioni per coppie dello stesso sesso. Abbiamo votato a favore dell’ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza per i principi che vengono espressi nel decreto di legge, non certo per la modalità di discussione e analisi dell’argomento all’interno del parlamento.
Siamo molto preoccupati per quella che è diventata la stesura finale, frutto di una mediazione fatta al ribasso e di un infelice accordo con il Nuovo Centrodestra, che snatura un DDL già insufficiente; sarà un testo timido, privato delle sue parti più importanti, che non accontenta nessuno, a parte le destre, e che ha il sapore della beffa, del contentino, per tutti coloro che aspettavano che venissero loro riconosciuti dei diritti fondamentali come avviene in tutti i paesi civili”.
Matteo Gozzi
“Mi sento preso in giro dalla presentazione dell’ODG avvenuta in consiglio perché un anno e mezzo fa ho presentato una mozione per l’istituzione del registro delle coppie di fatto e delle unioni civili che prevedeva dei diritti di livello comunale per tutti i tipi di coppie, niente di grande ma un segnale tangibile da dare ai cittadini. Con questo ODG invece noi non facciamo niente, esprimiamo solidarietà ai senatori ma se e quando verranno dati i diritti a tutte le coppie italiane lo decideranno a Roma non certo a Borgo San Lorenzo. Il mio essere contrariato deriva dal fatto che la mia mozione fu bocciata dalla maggioranza che oggi ha presentato questo documento che mi sembra solo un’operazione di facciata”.
Enzo Squilloni – Lista civica “Borgo Migliore”
“Abbiamo votato con convinzione l’ordine del giorno presentato dal PD perché, al di là di dubbi etici che possono emergere in ciascuno di noi, si richiamano principi generali quali l’uguaglianza dei diritti per qualunque tipo di coppia che ormai anche la stragrande maggioranza della popolazione condivide. Per quanto attiene all’adozione del figliastro, ad oggi stralciata, crediamo non sia negativo ridiscuterne all’interno di una legge più generale che disciplini in termini nuovi e moderni le adozioni nel suo complesso”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 febbraio 2016