Brucia la potatura degli ulivi e provoca un incendio. Denunciata una pensionata di Vicchio
VICCHIO – Militari della Stazione forestale di Borgo San Lorenzo si recavano in località Cuccino Rostolena del Comune di Vicchio in base alla segnalazione di un incendio boschivo, appurando che erano in corso le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco e dei volontari antincendio boschivo.
Percorrendo la superficie interessata dalle fiamme e raccogliendo sommarie informazioni testimoniali, appariva chiara ai Carabinieri forestali la dinamica dell’evento cioè l’incendio, classificabile come “boschivo”, si era originato nella porzione a valle della superficie percorsa dal fuoco, a partire da un abbruciamento di residui vegetali derivanti dalla potatura degli olivi. La pattuglia individuava il punto d’innesco dell’incendio, che era posto sul limitare di un oliveto coltivato dove erano presenti cumuli di ramaglie, derivanti dalle operazioni di potatura. Risultava evidente che il focolaio da cui si era sviluppato l’incendio non era stato sufficientemente ed adeguatamente isolato dalla vegetazione secca altamente infiammabile, considerato poi che la giornata era particolarmente ventosa.
Nel corso dell’accertamento, in prossimità del punto di abbruciamento dei residui vegetali, era presente una donna della zona che dichiarava spontaneamente di aver provveduto nel pomeriggio all’abbruciamento di residui vegetali derivanti dalla potatura degli olivi, ma, a causa del vento che si era improvvisamente levato, di aver perso il controllo delle fiamme che si erano propagate in modo radente e velocemente, andando a lambire il bosco circostante, per una superficie di quattromila metri quadrati.
La donna, pensionata, è stata dunque denunciata all’AG per il reato di incendio boschivo colposo e le è stata contestata anche la sanzione amministrativa di 120 euro per la violazione delle norme di sicurezza per l’esecuzione di tali operazioni.
Questo episodio è l’ultimo di una serie di analoghi eventi, sempre più diffusi, denunciati dai Carabinieri forestali e che ripropongono la medesima dinamica: la pratica agricola di abbruciamento dei residui vegetali viene condotta senza adottare i necessari accorgimenti per la prevenzione degli incendi, dettati dalla normativa vigente. Si tratta del Regolamento Forestale della Toscana (Reg. 8 agosto 2003, n. 48/R) che stabilisce norme e precauzioni da seguire in caso di abbruciamento dei residui vegetali, in particolare l’abbruciamento deve essere effettuato in spazi vuoti preventivamente ripuliti ed isolati da vegetazione e residui infiammabili e comunque lontano da cumuli di vegetazione secca e da vegetazione altamente combustibile; il materiale deve essere concentrato in piccoli cumuli e le operazioni devono essere attuate con un sufficiente numero di persone, sorvegliando costantemente il fuoco fino al suo completo spegnimento e soprattutto l’abbruciamento deve essere effettuato in assenza di vento.
I Carabinieri forestali evidenziano il fenomeno per cui pensionati e persone di una certa età si dedicano, disponendo di tempo libero e attitudine a svolgere attività all’aria aperta, a queste pratiche agricole con imperizia, sottovalutando i rischi connessi sia per la propria incolumità che per i danni forestali, e raccomandano il rispetto delle norme per condurle in sicurezza.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Ottobre 2021