Bruciava rifiuti illegalmente, denunciato il dipendente di un’impresa edile di Vicchio
VICCHIO – I Carabinieri Forestali di Borgo San Lorenzo, allertati dalla centrale operativa, sono intervenuti a Padule, nel Comune di Vicchio, a causa dell’abbruciamento di rifiuti all’interno di un cantiere edile.
I militari, una volta giunti sul posto, hanno trovato un focolaio ancora acceso dove stavano finendo di bruciare rifiuti derivanti dall’attività. Inoltre, era presente un dipendente della ditta che procedeva prontamente al suo spegnimento. Il fumo era acre, tipico della combustione della plastica, ed i Carabinieri hanno notato che il sito, dov’era stato acceso il fuoco, era stato predisposto e che c’erano ancora resti di frammenti di plastica e cartone.
All’interno del cantiere, inoltre, si notava una zona dove era evidente che fosse stato acceso un altro fuoco per smaltire dei bancali in legno. Dalle informazioni raccolte dai militari l’uomo era impegnato a bruciare rifiuti fin dal primo mattino e per questo è stato denunciato per smaltimento mediante combustione di rifiuti speciali abbandonati sul suolo, in violazione del Testo Unico Ambientale.
L’introduzione nel 2014 del reato di “combustione illecita di rifiuti”, inserito come art. 256 bis nel Codice dell’Ambiente (D.lgs 152 del 2006), aveva lo scopo di porre un argine al drammatico fenomeno dei roghi di rifiuti, e affrontare l’incresciosa situazione di degrado ambientale e sanitario che affligge quella porzione di territorio nazionale ormai tristemente nota con l’appellativo di ‘Terra dei fuochi’.
I Forestali hanno riscontrato che, dare fuoco ai rifiuti abbandonati, è una pratica che, se pur non ancora a livelli di emergenza sociale, è aumentata negli ultimi anni anche in Toscana. E ciò preoccupa molto i militari a causa degli effetti nocivi sull’ambiente.
I.DV.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Agosto 2021