Cannes, al regista marradese Stefano Mordini il Premio Vento d’Europa
MARRADI – Ieri -19 maggio- a Cannes, all’Italian Pavilion è stato consegnato a Stefano Mordini il Premio Vento d’Europa.
La motivazione del premio assegnato al regista originario di Marradi: “Per lo sguardo acuto del documentarista sublimato nel cinema di narrazione, abile ad indagare la complessità umana e l’introspezione dei personaggi, da solitudini e isolamento dalle convenzioni della Provincia Meccanica alla malinconica meschinità criminale dell’antieroe di Pericle il Nero. Regista sensibile, attento a rendere le sfumature vitali dei suoi personaggi attraverso le caratterizzazioni della recitazione, le atmosfere delle ambientazioni, le gradazioni della colonna sonora”.
Il riconoscimento è giunto alla quarta edizione e, sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, è nato con l’obiettivo di offrire un riconoscimento internazionale a un artista simbolo di tutta la cultura continentale.
Finora il Premio Ventod’Europa è stato assegnato al regista Radu Mihaileanu, allo scrittore Giancarlo De Cataldo, allo sceneggiatore Francesco Piccolo, al regista Matteo Garrone, all’attore Fabrizio Bentivoglio e al regista Wim Wenders.
Mordini, nato a Marradi il 10 agosto 1968 negli anni ’90 collabora come produttore esecutivo e regista alla società di produzione St/art, che realizza lavori diretti da Maria Martinelli, documentari, spot e cortometraggi. Mordini realizza due videoclip per i Mau Mau, Bàss Paradis e Rosso su nero corpo sette, e il cortometraggio Percorsi, che ottiene una menzione al festival di Bellaria. Il suo primo lavoro di fiction, il corto I ladri, è proiettato al festival di Venezia nel 1996.
Come produttore ha realizzato Faber e Comizi d’amore di Bruno Bigoni e Gladiatori di Maria Martinelli; come regista dirige Paz ’77 (2000) sulla figura di Andrea Pazienza e il reportage Arbitri sul mondo degli arbitri di calcio, entrambi realizzati per TELE+, e il documentario L’allievo modello, selezionato al Festival di Buenos Aires.
Nel 2005 dirige la sua opera prima, il film Provincia meccanica, con Stefano Accorsi e Valentina Cervi, in concorso al Festival di Berlino e candidato ai David e ai Nastri d’argento.
Nel 2006 cura il documentario partecipativo Le Mie Elezioni, raccontando l’election day italiano attraverso gli occhi di 150 videomaker italiani che inviano il loro video sul web.
Nel 2007 produce e dirige Il confine, documentario sulle comunità islamiche in Italia; nel 2009 Come mio padre, sulla paternità in Italia; nel 2010 Io che sarò Roberto Baggio, serie di documentari su Baggio.
Nel 2012 dirige e presenta alla Mostra del cinema di Venezia il suo secondo lungometraggio, “Acciaio”, tratto dal omonimo romanzo di Silvia Avallone. Il suo ultimo film, del 2016, è “Pericle il nero”, tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Ferrandino. La pellicola partecipa in concorso al Festival di Cannes 2016 nella sezione Un Certain Regard.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 maggio 2016