Capodanno con i “pinguini”. Firenzuola l’unica festa in piazza del Mugello
FIRENZUOLA – Una temperatura proibitiva, tra i -10 e i -12, per festeggiare all’aperto la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio nel comune dell’Alto Mugello, ma che non ha fermato il Capodanno firenzuolino (articolo qui), sebbene l’afflusso e la partecipazione siano stati minori rispetto alle altre sette edizioni precedenti. I ristoranti del capoluogo erano tutti pieni, ma per chi soprattutto aveva figli piccoli il clima è stato un deterrente importante per scendere e festeggiare in piazza.
“Sicuramente la temperatura rigida non ha aiutato – ha detto Monica Masini presidente dell’associazione commercianti locale – l’afflusso è stato un po’ sotto le aspettative, ma la festa c’è stata e siamo rimasti positivamente soddisfatti. Questo è stato un Capodanno particolarmente rigido e umido, rispetto agli altri anni, ma il suo essere una manifestazione con un concerto a chilometro zero, un evento soprattutto per chi sta a Firenzuola, ha motivato molti a non rinunciare. Probabilmente per il prossimo anno penseremo a dotarci di una tensostruttura, un tendone che possa essere riscaldato”.
In Mugello, soprattutto a Borgo San Lorenzo, tanti si sono rammaricati di non aver avuto un evento in piazza, un’iniziativa pubblica, per festeggiare il nuovo anno, un “concertone” di fine anno, ma anche a Firenzuola, che tutto questo ha avuto, le polemiche non sono mancate: “Non c’erano i fuochi d’artificio”, “Avete deciso troppo tardi di fare la Festa di Capodanno”.
“Sicuramente solo quindici giorni per promuovere un evento non bastano – replica Masini – il prossim’anno ne parleremo già da dopo l’estate. Occorre dire che quest’edizione è stata particolare. Noi come associazione commercianti siamo subentrati da ultimo, perché c’erano alcune dinamiche che avevano fatto decidere ai precedenti organizzatori di non fare l’evento quest’anno. I tempi erano stretti, ma abbiamo preso la palla in mano perché a Firenzuola non vogliamo rinunciare al nostro Capodanno. Le feste nei piccoli comuni come il nostro non vanno fatte morire, perché, se si levano dal calendario, diventa difficile rimetterle. Per i fuochi d’artificio, lì il problema è stato di tipo economico, abbiamo scelto il lancio delle lanterne, che ci siamo potuti permettere. Per l’anno prossimo però sono molto fiduciosa per una proposta migliore, perché c’è fermento, e con l’affiancamento di Comune e ProLoco, che ha un nuovo consiglio che potrà mettere testa a tempo pieno sugli eventi, ci saranno sicuramente risorse diverse a disposizione. Vedo un anno con premesse importanti per le attività del nostro comune”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 gennaio 2016