Cento anni dal terremoto del Mugello. Un incontro per ricordare e per fare il punto sulla prevenzione sismica
SCARPERIA E SAN PIERO – Stamattina, durante l’apertura del Congresso organizzato per dare inizio alle attività previste per l’anniversario dei 100 anni dall’evento sismico del 1919, ha parlato il Direttore regionale dei Vigili del Fuoco per la Toscana Giuseppe Romano.
Nel saluto il Direttore Romano ha illustrato i tre punti fondamentali che caratterizzano l’attività dei Vigili del Fuoco congiuntamente alle alte forze del Sistema Nazionale di risposta alle emergenze di protezione civile, ovvero il sistema 118 e il volontariato.
Il Direttore ha sottolineato l’innovativa delibera con la quale la Regione Toscana, prima in Italia, ha emanato le procedure congiunte 115 e 118 che permetteranno di migliorare efficienza ed efficacia del soccorso alla popolazione, non solo durante le calamità ma sopratutto nell’attività di soccorso quotidiana.
L’Italia, a Dicembre 2018, ha classificato un team USAR Urban Search and Rescue composto da 94 unità nella “famiglia INSARAG” (International Search and Rescue Advisory Group).
Il team è composto da personale Vigili del Fuoco, servizio sanitario e Dipartimento di Protezione Civile Nazionale ed è quindi esempio di capacità operativa combinata e integrata che è stato riconosciuto come il migliore team di soccorso del Mondo. L’Italia ha pure l’onere e l’onore di avere la Presidenza di INSARAG per la regione Europa Africa e Middle East per l’anno 2019. Nell’ambito delle iniziative previste durante la presidenza italiana saranno sviluppati 2 progetti europei che hanno la finalità di migliorare non solo le fasi operative ma anche quelle di preparazione e la capacità di operare in sistemi coordinati.Il Direttore Romano ha terminato l’intervento prospettando sempre maggiore collaborazione tra le componenti operative in campo volontariato e servizio 118, da raggiungere non solo attraverso la condivisione di procedure operative, ma anche con specifici momenti formativi e addestrativi.
“Oggi si ricorda un evento drammatico sia in termini di vittime che in termini di distruzione del patrimonio esistente – commenta il presidente dell’Unione dei Comuni Paolo Omoboni – Ma credo sia anche il momento per capire cosa in questi anni è stato fatto e cosa dovremo fare in futuro. D’altronde il Mugello è una zona dalla pericolosità sismica molto elevata. Come Unione dei Comuni abbiamo già da anni un sistema intercomunale di protezione civile, e le tante simulazioni svolte nelle scuole e luoghi pubblici sono metodologie molto importanti per creare una cultura della prevenzione sismica. Dobbiamo, come enti locali, mettere in sicurezza i nostri edifici pubblici, ad iniziare dalle scuole, e devo dire che sotto questo punto di vista il Mugello è riuscito a catturare le linee di finanziamento regionali e nazionali che erano disponibili, ma sicuramente il fabbisogno è tanto e su questo dobbiamo continuare a lavorare. Quindi auspicandoci che un evento sismico arrivi il più tardi possibile, dobbiamo tutti essere molto consapevoli che questo può succedere e quidi lavorare tutti insieme, enti locali, protezione civile, associazioni di volontariato e sistema sanitario per essere pronti e preparati”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 febbraio 2019