“Centomila no per fermare le guerre”, se ne parla nei Consigli Comunali su proposta di Rifondazione Comunista
MUGELLO – Il testo presentato dai consiglieri di Rifondazione a Borgo San Lorenzo, Barberino, Scarperia e San Piero e Vicchio, chiede al Governo di adoperarsi affinché cessino i bombardamenti, i crimini e l’invio delle armi a Israele e in Ucraina. L’Ordine del giorno è in discussione in queste settimane, il primo comune a approvarlo è stato Barberino, e lo ha fatto all’unanimità.
“La casa brucia. Centomila no per fermare le guerre”, è la campagna nazionale lanciata da Disarma, che vede tra i suoi principali promotori l’ex magistrato Domenico Gallo, l’ambasciatrice Elena Basile, la filosofa Roberta De Monticelli e l’attore Moni Ovadia.
In Mugello, l’appello per proporre in tutte le assemblee elettive un testo chiaro e netto contro la guerra ed il riarmo è stato raccolto dai circoli PRC, che lo hanno presentato a Borgo San Lorenzo, Barberino, Scarperia e San Piero e Vicchio, attraverso i propri consiglieri e le proprie consigliere.
Le conseguenze delle guerre in atto sono catastrofiche per le popolazioni colpite, per l’ambiente, per l’economia e per le prospettive future di pace mondiale. L’interesse verso la cessazione delle ostilità è di tutti, ma l’Italia fino ad oggi non ha fatto abbastanza dal punto di vista diplomatico e da quello della fornitura di armi: il testo chiede in modo chiaro al Governo di adoperarsi affinché cessino i bombardamenti, i crimini e l’invio delle armi a Israele e in Ucraina.
L’Ordine del giorno è in discussione in queste settimane, il primo comune a calendarizzarlo è stato Barberino, dove il testo è stato approvato all’unanimità. È un buon segnale, la voglia di fare qualcosa di concreto per la pace è tangibile, l’auspicio è che tutti i consigli vadano in questa direzione.
Fonte: RC Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 febbraio 2025