Che fine farà la Rifle? In paese si parla di un nuovo supermercato
BARBERINO DI MUGELLO – “Ma una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scocca, vola veloce di bocca in bocca”. Così cantava Fabrizio De Andrè nella celebre canzone “Bocca di rosa” e così, spesso e volentieri, capita nei paesi. Come a Barberino dove, un giorno sì e l’altro pure, si annunciano nuove aperture, dalla Lidl al sushi, ed una volta smentite si accusa l’amministrazione di boicottare l’innovazione ed il progresso del Comune.
L’ultima notizia, data ormai per certa da diversi Barberinesi, è l’apertura di un’Esselunga nella struttura “Fratini”, ex Rifle, in viale Matteotti. Ma anche questa volta l’amministrazione, in accordo con la Coop sembrerebbe remare contro (sempre secondo le malelingue di paese).
“Io non ho sentito dir nulla – replica la vicesindaco ed assessore al commercio Sara Di Maio – di voci ne girano tantissime, una ogni giorno, ma questa proprio mi mancava. Parlando seriamente, sono strutture private e gli accordi che ci sono, se ci sono, sono tra privati, a meno che non sia necessario un cambio di destinazione dell’immobile. A quel punto, ovviamente, dovrebbero passare dal Comune. Ma posso confermare che, fino ad oggi, non è arrivato assolutamente niente. Fra l’altro sarebbe anche il momento giusto perché stiamo redigendo il Piano Operativo Comunale, quello che in passato era il regolamento urbanistico, e quindi se ci fossero variazioni dovrebbero essere inserite lì dentro”.
Resta l’interrogativo sull’utilizzo del grande complesso Fratini, oggi in gran parte inutilizzato. Perché, oggettivamente, una serie di edifici così ampi e all’ingresso del paese, è un peccato vengano lasciati abbandonati a se stessi e divengano, prima o poi, fonte di degrado.
“Una nuova attività – continua Di Maio – sarebbe un’ottima opportunità per il Comune. Ad esempio un altro supermercato porterebbe valore, aumenterebbe l’offerta dei servizi ed anche l’occupazione. Per questo non capisco chi si ostina a dire che noi facciamo ostruzionismo, gli unici cartelli di divieto del Comune sono quelli stradali (ride). Penso che la proprietà stia lavorando per dare una destinazione futura a tutta quell’area, lo dico immaginando che non voglia tenere una struttura che non fornisce alcuna rendita, ma queste sono solo congetture che faccio io come Sara e non come amministratrice comunale perché, ripeto, di formale non abbiamo assolutamente niente. Ripeto, di per sé l’amministrazione non può fare niente visto che sono strutture private. Al massimo potrebbe sollecitare, o fare delle proposte, ma non è questo il caso”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 Febbraio 2023
non è l’unica voce …
qualcuno parla pure di RSA per anziani e disabili