Ospedale, ora interviene duramente il comitato: “Facciamo e vogliamo chiarezza”
E ora interviene il comitato “Mugello per l’Ospedale”. Che dice cose interessanti. E che entra nel merito delle questioni aperte. L’intervento è inviato dal coordinatore del Comitato, dottor Giuseppe Chini.
Chiariamo subito una cosa. A noi non interessa polemizzare o mettere sotto cattiva luce nessuno. Se avanziamo dei rilievi, in merito all’ospedale, è perché vogliamo che l’obiettivo del mantenimento dei servizi sanitari nel nostro territorio sia raggiunto. E per questo salutiamo con favore e anzi sollecitiamo ogni iniziativa che tenga alta l’attenzione su questo tema. Comprese quelle di consiglieri regionali che chiedono chiarezza sullo stato dei finanziamenti.
Perché se leggiamo le ultime dichiarazioni dell’assessore regionale Marroni qualche preoccupazione dobbiamo esprimerla. Non ci basta sentir dire che “Stiamo lavorando per garantire un futuro all’ospedale di Borgo San Lorenzo e tutto procede secondo i piani”. Anche perché ci sono elementi che non tornano. E non è vero che tutto procede secondo i piani.
Per fare solo un esempio: i piani (dell’Asl) prevedevano la messa in sicurezza statica (non sismica) con un intervento per il quale sono stati stanziati un milione e 400 mila euro. Ebbene, la delibera dell’Asl prevedeva che a ottobre 2014 sarebbe stato dato l’incarico per la progettazione dell’intervento. Siamo a marzo 2015 e non è stata fatta ancora la gara per l’affidamento di questo incarico. Che tutto proceda secondo i piani dunque non lo si può dire.
Poi c’è la questione dei finanziamenti: abbiamo letto che un consigliere regionale (Carraresi) sostiene che i fondi previsti non sono stati impegnati nei tempi dovuti, e quindi non sono più disponibili. A questa affermazione l’assessore regionale non ha mostrato atti e dato chiarimenti precisi, ma replica dicendo che “Le risorse necessarie per i lavori di consolidamento e per lo studio di fattibilità sono nel bilancio di previsione 2015. Entro marzo decideremo i necessari stanziamenti, così come la Asl 10 conta di affidare a breve la redazione degli studi di fattibilità. L’obiettivo è quello di riuscire entro la fine dell’anno a dare inizio ai lavori di consolidamento”. Dire che sono in bilancio non significa che i fondi sono impegnati e disponibili, tanto è vero che afferma anche che i “necessari stanziamenti” saranno decisi entro marzo. Noi a questo punto vogliamo garanzie certe, non generiche assicurazioni, e contiamo che a marzo ci sia un atto ufficiale d’impegno finanziario per la ricostruzione dell’ospedale di Borgo San Lorenzo. Cosa che ancora non c’è.
E vogliamo che non si confondano i piani: da una parte c’è la previsione di un intervento urgente per il consolidamento statico dell’edificio, lavori già finanziari dall’Asl, dall’altra c’è la necessità di costruire un nuovo ospedale, perché quello vecchio ha evidenti problemi di tenuta antisismica, acclarati da lunghe ricerche e studi tecnici.
Proprio qui sta l’aspetto più preoccupante. Ripartiamo dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nell’ottobre scorso: una mozione per noi positiva perché impegnava la giunta a “prevedere nella prossima legge di bilancio il finanziamento necessario all’avvio della fase progettuale del nuovo ospedale e la prima quota di finanziamento necessario alla realizzazione dello stesso”.
Leggiamo però con attenzione quello che scrive l’assessore regionale alla sanità: non parla, come invece era stato detto in passato dal presidente Rossi e dalla stessa mozione del consiglio regionale di costruzione di un nuovo ospedale. Dice che “la stima dei costi necessari per i lavori sull’ospedale di Borgo San Lorenzo è di 1,5 milioni di euro” –ed evidentemente non parla della ricostruzione- e aggiunge che la Regione “è quindi intenzionata a consolidare l’attuale struttura e a studiare se sia preferibile un suo ampliamento o la realizzazione di un nuovo presidio”. Questo è un grave passo indietro. Si torna a “studiare” se ampliare o realizzare un nuovo presidio, si inventano nuovi studi di fattibilità. La cosa è palesemente in contrasto con quanto richiesto dal consiglio regionale.
Su questo chiediamo agli amministratori locali di esercitare le opportune pressioni politiche perché le cose siano ben più chiare. Dispiace sentire esponenti locali parlare di “notizie tendenziose capaci solo di generare confusione e paura”, o di “fare allarmismo”. Sembrano le parole dell’ex-sindaco Bettarini quando metteva sotto accusa la stampa locale per aver parlato del rischio che l’ospedale di Borgo dovesse essere ricostruito. Cosa poi confermata dagli studi tecnici e dallo stesso presidente della Regione. Meglio che si mettano le cose nere su bianco. Nessun allarmismo se si chiede che gli impegni siano rispettati, e si tiene alta la guardia affinché si proceda nella progettazione e nel reperire i finanziamenti. E’ una cosa che dobbiamo continuare a fare. Tutti.
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, febbraio 2015