Cibo gettato tra i rifiuti dal Centro d’accoglienza, interviene presidente Omoboni
MUGELLO – In riferimento alla notizia “Tutto quel cibo gettato dal centro di accoglienza di Borgo” riportata da un giornale online d’informazione locale del Mugello, interviene il presidente dell’Unione dei comuni Mugello Paolo Omoboni.
“I cittadini, i Comuni di questa zona sono impegnati da anni nella raccolta differenziata e in azioni positive di ‘Spreco zero’ – dice Omoboni – contro ogni tipo di spreco, in primis quello alimentare. Apprendere che sono state rinvenute in cassonetti vicini al Cas (Centro di accoglienza straordinaria) a Borgo San Lorenzo confezioni di pasti sigillate e non consumate e gettate nei rifiuti ci ha amareggiato.
Amareggia vedere quel cibo avanzato, sprecato, buttato via nei rifiuti. E amareggia vederlo gettato così tra i rifiuti, senza nemmeno aver cura di separare, di raccogliere l’organico e la plastica e conferirli nelle rispettive campane. Un comportamento, la lotta allo spreco alimentare e la raccolta differenziata, che tutti dovrebbero tenere.
Ebbene, quello che è successo, lo diciamo chiaramente, non ci è piaciuto. Non ci è piaciuto per niente. Ed esprimiamo tutto il nostro disappunto. Soprattutto se guardiamo a tutto quello che si sta facendo nel nostro territorio per promuovere azioni positive e di sensibilizzazione contro lo spreco. Prima di tutto quello alimentare. Lo consideriamo un dovere morale.
Ci sono realtà locali che promuovono iniziative e attività solidali, che danno un aiuto, una mano a chi ha di meno o si trova in una situazione di particolare difficoltà; ci sono cittadini, associazioni, attività economiche, bambini a scuola che danno quotidianamente il loro contributo nella raccolta differenziata e non solo per favorire comportamenti virtuosi, buone pratiche.
La gestione dei Cas (centri di accoglienza straordinaria) è competenza della Prefettura di Firenze. Informeremo di quanto accaduto. Queste situazioni non devono accadere. E non devono più ripetersi.
Lo chiediamo alla Prefettura che ha il compito di controllare e verificare le associazioni e le cooperative che gestiscono i Cas. E chiediamo anche a chi gestisce questo Cas, a cui abbiamo manifestato il nostro biasimo, più attenzione, maggior senso civico, un comportamento di certo più virtuoso di quello che, purtroppo, abbiamo potuto notare in questa sgradevole circostanza”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 marzo 2018