Condòmini e condomìni. Spurgo della fognatura condominiale
MUGELLO – In questo articolo l’amministratore condominiale mugellano Tommaso Pratella, autore di una serie di articoli su “Il Filo” sulle problematiche condominiali, affronta la questione dello spurgo della fognatura condominiale.
L’intervento di spurgo delle fognature condominiali prevede l’apertura dei tombini interessati, lo svuotamento della fossa settica (dove scaricano i wc) o del pozzetto degrassatore (dove scaricano i lavandini di bagni e cucine, docce e quant’altro non è water) e la loro pulizia. Inoltre possono essere richiesti la disostruzione e la pulizia delle condutture e delle colonne e il prosciugamento dei liquidi e liquami fuoriusciti.
Inoltre l’azienda che svolge questo servizio si occupa anche dello smaltimento dei liquami, trasportandoli ad un impianto autorizzato per la depurazione. Una cosa importante da tenere presente è che quest’ultimo è molto spesso il medesimo per tutte le ditte di spurgo della zona e quindi, salvo accordi che possono variare a seconda del quantitativo annuale che ogni ditta scarica, il prezzo è simile.
La disostruzione di fognature e pozzetti risulta essere necessaria quando si verificano situazioni di strozzatura o intasamento dei pozzetti fognari. Quindi si passa al lavaggio delle condotte di scarico. Ma anche senza intasamenti, una semplice vuotatura del pozzetto e della fogna, senza un’opportuna pulizia anche delle tubazioni, non è buon lavoro. Può far risparmiare in un primo momento, ma poi, alla lunga, una cattiva manutenzione può portare ad un deterioramento e quindi ad un peggioramento nel funzionamento degli scarichi stessi.
Le spese per questi interventi rientrano tra quelle condominiali, cioè quelle che sono ripartite tra i condomini in base ai millesimi di proprietà a meno che nel regolamento condominiale non sia indicato un diverso accordo oppure si faccia riferimento a specifiche tabelle d’uso. Sono esclusi dal pagamento delle spese i condomini che non possono fruire e non usufruiscono del servizio. Rientrano in questa categoria soltanto i proprietari e gli affittuari di unità immobiliari non allacciate all’impianto, come i box auto oppure le cantine. Al tempo stesso bisogna sempre tenere a mente che il pagamento delle spese avviene perché si fruisce del servizio. Proprio per questo motivo sono i conduttori e non i proprietari a dover sostenere l’onere. Questo che l’appartamento sia abitato oppure no, un appartamento sfitto deve comunque pagare la sua quota.
Nei condomini spesso sono presenti più di una fossa biologica e più di un pozzetto degrassatore. In questi casi le spese dovranno essere divise in base all’utilizzo e cioè ogni appartamento dovrà partecipare alla spese per la vuotatura e pulizia delle tubazioni che utilizza e soltanto per queste. Non è costretto a partecipare al pagamento della pulizia di fosse e pozzetti in cui non scarica.
In conclusione un consiglio. Le fosse e i pozzetti risulteranno sempre pieni fino al limite, ma spesso sotto al primo strato di sapone o liquame c’è acqua, sporca ma pur sempre acqua. Le Ditte riscuotono in base ai metri cubi che aspirano e quindi non importa se liquame o solo acqua per cui bisogna sempre prestare attenzione al lavoro che viene svolto per non pagare cifre più alte per un intervento non necessario. O meglio non necessario ogni volta che interviene lo spurgo. Alcune ditte consigliano infatti la vuotatura completa ogni 3/4 anni così da poter fare una igienizzazione più accurata di tutta la fossa o pozzetto.
(Promo redazionale) – Tommaso Pratella
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 settembre 2019