MUGELLO – La Legge di Bilancio 2021 conferma al gran completo il set dei bonus casa, introducendo alcune importanti novità anche per chi vuole ristrutturare la propria abitazione. Il bonus ristrutturazioni, prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2021, consente di accedere ad un rimborso Irpef per le spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro. Rientrano in questa categoria tutti gli interventi eseguiti sugli immobili con la finalità del recupero del patrimonio edilizio come gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici.
E’ stato prorogato fino al 31/12/2021 anche il bonus facciate 90% volto al recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, per i quali spetta il bonus facciate prorogato dalla Legge di Bilancio 2021 e il sismabonus per l’adozione di misure antisismiche.
La proroga delle detrazioni comprende anche il bonus riqualificazione energetica per gli interventi che già rientravano nell’ecobonus 65% ordinario , quali, ad esempio, gli interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi e gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici.
Tutti i bonus casa sopra menzionati riguardano tipologie di lavoro che non devono sottostare a particolari vincoli procedurali e soprattutto non necessitano, come spiegato nei precedenti articoli, di un controllo iniziale di conformità urbanistica e catastale fondamentale invece per provare ad accedere al superbonus 110%. Ed è proprio la proroga anche di quest’ultimo la principale novità della legge di bilancio. La proroga è fino al 30 giugno 2022 e per la parte di spesa sostenuta nel 2022 la detrazione è ripartita non in cinque ma in quattro quote annuali di pari importo. La scadenza potrà essere posticipata di ulteriori sei mesi nel caso i lavori effettuati dai condomìni siano stati realizzati, alla data del 30/06/22, per almeno il 60%. Al fine di dare maggiore tempo per gli interventi più complessi, in questo caso viene presa in considerazione la possibilità di allungare l’applicazione della misura per i condomìni fino al 31 dicembre 2022, a prescindere dalla realizzazione di almeno il 60% dei lavori.
La modifica più importante del decreto rilancio è l’introduzione della possibilità di cedere il credito d’imposta anche per le detrazioni per i lavori di ristrutturazione edilizia, dell’ecobonus, del sismabonus e del bonus facciate. Quindi sarà possibile eseguire ogni tipo di intervento di ristrutturazione ottenendo lo sconto in fattura direttamente dalla ditta in base alla % di riferimento oppure cedere il credito a banche o ad altri istituti finanziari senza dover per forza accedere al superbonus 110%. Questa è forse la notizia più importante perché permette di eseguire qualsiasi intervento sopramenzionato senza anticipare tutta la spesa, per poi essere rimborsata detraendo la percentuale dalle imposte, ma scalandola fin dall’inizio e quindi diminuendo l’esborso iniziale.
Tommaso Pratella
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 febbraio 2021