Contributi per eventi, nuovo regolamento. Le associazioni: “Troppa burocrazia, ne valeva la pena?”
BORGO SAN LORENZO – Cresce la preoccupazione delle associazioni borghigiane, per l’applicazione del nuovo regolamento per l’erogazione di patrocinio e contributi. Da quest’anno, è diventato più complicato chiedere al comune, per l’effettuazione di feste e manifestazioni, la fornitura di attrezzature (palchi, transenne, sedie, ecc), risorse umane (gli operai comunali per il montaggio o il trasporto del materiale), acqua ed elettricità.
In sostanza chi organizza questi eventi e vuol chiedere l’aiuto del Comune, da quest’anno dovrà fare domanda entro il 15 aprile per le iniziative che avranno luogo entro il 31 agosto, ed entro il 31 luglio per quelle dal 1 settembre al 31 dicembre. E soprattutto dovranno presentare un bilancio preventivo sui costi della manifestazione –e solo il 25% potranno essere spese non documentabili- e al termine un consuntivo, con rendiconto dettagliato e tutte le pezze di appoggio.
Per spiegare il nuovo meccanismo, ed anche per cercare di prevenire contestazioni e polemiche, l’amministrazione comunale ha sentito l’esigenza di convocare le associazioni sportive e culturali. E hanno risposto in tanti all’invito, con diverse decine di presenti all’incontro con il sindaco Omoboni, l’assessore Becchi e le funzionarie comunali.
Intanto il sindaco ha cercato di indorare la pillola ricordando che “quest’anno è in fase sperimentale”. E ha ammesso: “Sicuramente ci saranno delle difficoltà, ma questo strumento di cui ci siamo dotati è anche un elemento di grandissima trasparenza. Siamo un’istituzione pubblica che eroga 50mila euro di benefici. Avere un avviso che mette tutti nelle stesse condizioni con gli stessi strumenti e che ci dà un riscontro per farci comprendere quali eventi hanno reale bisogno del nostro sostegno e quali ne potrebbero farne a meno, per noi diventa molto importante. Inoltre fornisce un grosso contributo in termini di tracciabilità”.
I principali problemi sollevati dalle associazioni, in maggioranza non soddisfatte e preoccupate del nuovo regolamento sono stati la quantificazione delle varie voci di costo con cui scrivere il bilancio preventivo, il fatto che per tante manifestazioni le spese non documentabili sono maggiori al 25% perché fatte dal contributo dei soci e volontari, e della difficoltà nel dover presentare un bilancio consuntivo con tanto di fatture, “quando –ci si è lamentati- non abbiamo questi obblighi neppure verso l’amministrazione fiscale, e si sta parlando magari della richiesta di 20 sedie e 2 transenne”.
Il rischio è che “per redigere tutti questi atti burocratici – rilevano le associazioni – alla fine più di uno si troverà costretto a presentare bilanci aggiustati per far tornare i conti, quindi tutto lavoro in più, per non avere poi dati reali” e qualcun altro osserva come “se a Firenze facessero una cosa del genere, ci vorrebbero due Palazzo Vecchio di dipendenti comunali”, senza non sottolineare che “se ci dovessero essere troppe difficoltà, ci troveremo costretti a rivolgerci ad altre amministrazioni locali per fare gli eventi”.
Il sindaco ha chiuso la discussione così: “Questo sarà il primo anno, ed è difficile per tutti, per noi che sperimentiamo e per chi deve ottemperare agli obblighi del regolamento. Le 350 modalità che c’erano fino all’anno scorso non erano corrette e, ritengo, neanche giuste. Ora la regolamentazione vale per tutti. Vediamo le criticità, il regolamento si può modificare, non è la Bibbia. Invito quindi al passaggio dagli uffici per valutare le difficoltà dei singoli casi e per trovare un modo per erogare i benefici. Il nostro interesse è farvi fare gli eventi”.
Ma le preoccupazioni restano, tra l’altro questa eccessiva burocratizzazione da una parte rischia di scoraggiare le associazioni di volontariato a “fare” iniziative, impoverendo così il paese, e dall’altra di ingolfare il lavoro degli uffici comunali nel dover esaminare domande e rendiconti –per alleggerire le attività del cantiere si è finito per oberare altri settori comunali-. “Ne vale la pena?” si domandano numerose associazioni.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 aprile 2017