Crossfit Barbarossa, la palestra del futuro a Barberino
BARBERINO DI MUGELLO – È dal 14 febbraio che a Barberino di Mugello in via Antonio Gramsci è aperto “CrossFit Barbarossa”, palestra in cui viene praticato il CrossFit, disciplina nata negli ultimi anni in America e che si sta diffondendo a macchia d’olio anche in Italia. Dalle star del cinema, agli sportivi, questa disciplina ha appassionato tantissime persone, e continuerà a farlo, in quanto da molti considerata “la palestra del futuro”.
Ma in che cosa consiste tale disciplina in parole povere cos’e’ il CrossFit? Abbiamo chiesto a Giandomenico Garramone, istruttore e proprietario di CrossFit Barbarossa. Sono movimenti funzionali svolti ad alta intensità costantemente variati. Partiamo dalle basi, perché tanti non conoscono il CrossFit.
Come nasce questa disciplina? Il CrossFit nasce come preparazione atletica e psicofisica generale. Inizialmente, nasce soprattutto per la preparazione degli atleti di élite, quindi per i massimi sollevatori di pesi, poi per le forze dell’ordine, che hanno bisogno di una preparazione atletica importante, i vigili del fuoco, le forze speciali e infine i giocatori di football americano. Da lì, il fondatore americano Greg Glassman ha dedotto che se tale allenamento è funzionale per gli atleti, può essere funzionale anche per le persone comuni che ricercano il benessere psicofisico generale.
Immagino che tu, prima che istruttore, sia stato allievo. Come ha avuto inizio il tuo percorso? Ho giocato a calcio fino all’età di 16 anni, quando ho deciso di avvicinarmi al fitness in generale. Ho fatto qualche anno di body building, per poi passare al calisthenics, di cui sono istruttore, che è un’attività a corpo libero che sviluppa prevalentemente la forza e la mobilità della parte superiore del corpo. Successivamente mi è stato proposto il CrossFit perché avevo bisogno di un allenamento completo che mi portava al miglioramento di tutte le qualità del corpo (resistenza – mobilità – forza -stamina capacità di sopportazione – elasticità – velocità -coordinazione – potenza).
In che cosa consiste una lezione di CrossFit? La lezione di CrossFit inizia con un’ampia parte dedicata alla mobilità articolare perché è una delle componenti fondamentali da sviluppare. Poi si lavora su una parte di skills o abilità, su una parte di costruzione tecnica dei movimenti complessi che verranno poi effettuati durante l’allenamento e sulla forza, in cui si lavora sugli elementi fondamentali del powerlifting, del wheightlifting e della ginnastica, quali squat, deadlift (stacco da terra), il bench press (panca piana) clean & jerk snatch o su movimenti di ginnastica quali pull up (trazioni alla sbarra), handstand (verticale al muro). Nella parte finale dell’allenamento si lavora sul condizionamento metabolico, Metcon, momento in cui sviluppiamo tutte le qualità fisiche del corpo mantenendo alta l’intensità. Il CrossFit diversamente da tutte le altre discipline va a lavorare su tutti e tre i sistemi energetici ma uno sarà prevalente in quanto è un mix di movimenti anaerobici svolti in diverse modalità di tempo o in diverse modalità di ripetizione. Una lezione completa consiste di queste parti.
Cosa rispondi quando ti chiedono se il CrossFit è una disciplina per tutti? Molti di quelli che vengono a vedere le nostre lezioni, rimangono impressionati. Molti dicono: “Quello non riuscirò a farlo” o “Quello è troppo per me!”. In realtà il CrossFit è per tutti, perché l’intensità che manteniamo in un condizionamento metabolico dell’allenamento è relativa alla condizione atletica del soggetto. Io oggi potrò fare 100 ripetizioni di un esercizio in 3 minuti, un’altra persona potrà farlo in 2 minuti, però entrambi hanno mantenuto l’intensità alta. Quando dico alle persone di fare tot squat e queste mi rispondono: “Questo movimento non riesco a farlo o non posso farlo”, chiedo loro quante volte si siedono in ufficio, quante volte vanno in bagno e gli faccio notare che hanno eseguito ugualmente degli squat, senza pensarci. E così, nel CrossFit sviluppiamo movimenti che sono naturali. Infatti quando mi viene chiesto a cosa è funzionale il CrossFit, io rispondo: “Alla vita quotidiana”.
Dopo quanto si può parlare di benefici? Con impegno e dedizione i benefici sono immediati,riporteremo l’articolazione in posizione corretta sviluppando più forza e migliorando la postura lavorando sempre alla ricerca del massimo range di movimento.
Parliamo della realtà di Barberino. Come è iniziato il tuo percorso qui? La mia esperienza a Barberino parte dalla palestra comunale, dove in pochi mesi siamo riusciti ad avere anche un affluenza di 50 persone. Questo ha fatto sì che si rendesse necessario uno spazio nuovo, con la possibilità di essere aperto ad orari diversi. Grazie ai miei collaboratori Giulia e Pietro siamo arrivati alla conclusione di voler aprire uno spazio nostro, un vero e proprio box, con un’organizzazione più amplia dei corsi. Appena aperto il box, qui, in viale Gramsci, ci hanno immediatamente seguito quelle persone che erano con noi alla palestra comunale. A seguito dell’inaugurazione, eravamo già agli 80 iscritti. Si sono avvicinati al CrossFit un flusso continuo di persone, tanto che siamo oltre i 100 iscritti dopo già due mesi dall’apertura. Noi siamo molto soddisfatti del nostro lavoro, e la soddisfazione maggiore è vedere il livello raggiunto nelle classi già nei primi due mesi di corsi. Le persone si divertono e sono soddisfatte dei risultati ottenuti in solo 2 mesi rispetto anche ad altre discipline. Dal mese prossimo abbiamo intenzione di aumentare il numero di corsi e di distinguere le classi tra coloro che si avviano al CrossFit e coloro che invece sono già ad un buon livello di allenamento e sono interessati alle gare. Oltre a questo, da giugno, abbiamo intenzione di iniziare con i bambini, specie quelli che già eseguono sport, per prepararli al meglio. Non si parla di carichi o pesi, ma di tecniche e movimenti. Infine uno dei nostri più grandi progetti è quello di ampliare gli spazi e garantire un luogo di allenamento migliore.
Alessia Magaldi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 maggio 2016