DAI LETTORI – Alessandro, buon viaggio
MUGELLO – Mi si stringe il cuore nello scrivere questo post. La vita è aspra, delle volte, piena di insidie, di sofferenza; una lotta in cui tu avevi preso un bel vantaggio, ma non è stato sufficiente.
Abbiamo avuto una frequentazione intensa, noi; tu di Pontassieve e io di Borgo, rivali per questioni territoriali ma amici, legati da una passione politica mai sopita, intrecciata dalle vicende delle correnti, come solo la politica degli Anni ’80 avrebbe saputo fare, tra mariottiani e sinistra, demartiniani e autonomisti di Lelio Lagorio. Eri il pupillo della sezione socialista della Ghiacciaia, coccolato da Bruno Benvenuti e Ugo Corsi, da Giorgio Burdese e Carmine Galdo, tanto per fare qualche nome, tanto da lanciarti giovanissimo al Consorzio Socio Sanitario e poi Presidente dell’USL 11. Consigliere comunale eletto a Pontassieve e consigliere della Comunità Montana, nonché assessore alla sanità coincidente con l’incarico all’USL. Un altro mondo. Altri entusiasmi, il futuro che ci sorrideva, storie che ti avrebbero formato e una rete di rapporti e affetti irripetibile.
Eravamo insieme nella zona (anzi, nel comprensorio Mugello-Alto Mugello – Val Sieve, un’esperienza esaltante) e in Federazione e quando ci fu la possibilità, feci tutto il possibile per poterti annoverare nei dirigenti della Confesercenti di Firenze. In cui ti sei fatto valere e di cui sono sempre stato segretamente orgoglioso.
Disponibile senza limiti, acuto, intelligente, capace di non prendersi sempre troppo sul serio. Pronto al sorriso e alla battuta. Sommerso di fogli e di cartelline e di libri di tutti i tipi, che appena riuscivamo a vederti dietro la scrivania. E già che non eri neanche piccino!
Smesso i panni della politica sindacale, hai fatto pure il Vice Segretario provinciale dell’associazione fiorentina, ti eri dedicato a un filone più specifico – azzeccagarbugli, come avrebbe detto Gianluca Naldoni, tuo assiduo frequentatore per avere qualche interpretazione più birba, più furba, per capire se la norma celasse un qualche risvolto negativo – specializzato in consulenze alle imprese, e in tanti ricorrevano al tuo consiglio generandoti altri “clienti” che bussavano grazie alle referenze che giravano in città. Pure dai Comuni, riservatamente consigliavano di venire da te, che saresti stato un porto sicuro e attendibile. Senza chiedere mai indietro il prezzo adeguato. Anche nel calvario degli ultimi mesi il tuo sms, la tua nota, il tuo Whatsapp di risposta a chi ti chiedeva lumi non sono mai mancati.
Sempre alle prese con il peso, riuscivi a vivere con leggerezza anche questo fardello, che pure ti impediva quella versatilità che invece ti sarebbe stata congeniale. Ti ricordi quando in una delle memorabili “diete” riuscisti a perdere 50 kg? E io che ti dicevo che avevi perso “il Giovannini” (Felice,, l’amministratore pratese del regionale, che giustappunto pesava gli stessi chili) e che non lo avresti più avuto sulle spalle? Era facile scherzare in quei momenti, giovani di belle speranze!
Stanotte ti ho sognato. Più alto, più magro, che disponevi consigli e direttive ai tuoi collaboratori. Dice Ivana che sei venuto a salutarmi. Beh, però così mi lasci senza fiato. Dovevamo fare insieme un lavoro sugli Anni Ottanta, sulla politica della provincia di Firenze e tutto sarà più complicato.
Ale ti porto con me. Per sempre, sarai un pezzo della mia vita. Ci saranno un sacco di amici a salutarti, Giancarlo Fabbri, Gaetano Muratore, Giancarlo Boni e Enrico Consolini, a decine di altri amici e compagni.
Fai buon viaggio.
Massimo Biagioni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Luglio 2020