DAI LETTORI – Il vino del Mugello colpisce ancora
MUGELLO – Daniele Baldoni non è nuovo ad esprimere il suo pensiero sul vino mugellano. Ed ora fa una rilfessione non tanto qualitativa, ma di mercato.
Sono passati anni da un articolo che scrissi per illustrare la mia opinione su come un vino prima decente e poi decisamente buono in Mugello non sia frutto del caso ma di una idea intelligente e di un esperimento ben riuscito. L’idea da cui tutto è partito è almeno in apparenza semplice, un uovo di Colombo: provare a sostituire il Sangiovese, da secoli coltivato nella nostra vallata direi per abitudine. Una abitudine a posteriori incomprensibile visto che il vino prodotto era decisamente mediocre, adatto al consumo familiare e sicuramente non alla vendita. Ma probabilmente la vendita del vino non è mai stata nelle corde dei mugellani più abituati, per la natura del territorio, ad altre attività agricole o all’allevamento.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 dicembre 2023
Daniele avevi ragione allora e ce l’hai ancora in effetti era una cosa semplice da capire a me apparve evidente quando partecipando nel 1972 a un corso di sommelier dell’A.I.S. chiesi ad un un mio insegnante perché un annata considerata critica per il vino rosso . Antinori aveva prodotto uno straordinario vino spumante Nature , la risposta fu : negli anni che l’uva rossa non matura bene , i vitigni a bacca bianca sono idonei a produrre eccellenti vini bianchi . Vedi appunto il PINOT nero . è cosi che da allora io avevo capito che il Mugello era un territorio idoneo a produrre vini bianchi e pinot nero