DAI LETTORI – Che c’entra don Milani con Sanremo?
VICCHIO – L’ex primo cittadino di Vicchio Filippo Carlà Campa, oggi Consigliere comunale di opposizione, commenta criticamente la presenza del sindaco Francesco Tagliaferri, che è anche assessore alla cultura dell’Unione dei Comuni del Mugello, al “Festival dei sogni”, evento collaterale al Festival di Sanremo, dove ha presentato un libro su don Milani nell’ambito di “InBook Festival Letterario”:
Sanremo è Sanremo. Musica, spettacolo, luci, emozioni. E poi, all’improvviso, Don Lorenzo Milani. Un accostamento che lascia perplessi. Non per il valore del priore di Barbiana – quello non si discute – ma per il goffo tentativo dell’amministrazione Tagliaferri di piegare la sua figura a logiche da evento mondano. Mi ricordo ancora il clamore sollevato da alcuni allievi, oggi vicini a Tagliaferri, per l’invito alla campionessa olimpica Antonella Palmisano, oro nella 20 km di marcia a Tokyo, che si era ispirata alla piccola scuola di Barbiana. All’epoca si gridò allo scandalo. Oggi, invece, tutto bene? Dopo il Papa e Mattarella, il passo successivo è il Festival di Sanremo? Davvero? Ma è questo il destino di Don Milani? Ridotto a una citazione di circostanza tra una hit trap e una battuta di Malgioglio? La sua scuola era altro: sacrificio, impegno, riscatto sociale, dignità. Eppure, con una leggerezza imbarazzante, il Comune di Vicchio ha scelto di portare il priore tra fiori e lustrini, dimenticando che I care non è un hashtag o il titolo di una canzone di Tony Effe, ma un impegno quotidiano. Sanremo passa. Don Milani resta. E con lui il dovere di difenderne il messaggio. Senza piegarlo alle logiche del palco. Senza trasformarlo in uno sfondo per eventi di contorno. Senza riempirsi la bocca per ambizioni personali. Perché Don Milani non aveva bisogno di scenografie o riflettori per cambiare il mondo, gli bastavano una lavagna, un pezzo di gesso e la verità delle sue parole.
Filippo Carlà Campa
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 Febbraio 2025