
Sono 14 i ragazzi dicomanesi che hanno partecipato al viaggio organizzato da ANED, iniziativa di 5 giorni che ha permesso a tanti giovani della Città Metropolitana di Firenze di visitare alcuni dei principali campi di sterminio.
Ad accompagnarli il vicesindaco Giulia Fossi che ci ha regalato questa testimonianza, una riflessione da leggere e da condividere:
“Difficile in poche righe e subito dopo il ritorno provare a sintetizzare il valore di questo viaggio. Ritengo che le istituzioni democratiche abbiano come dovere fondamentale creare consapevolezza nella comunità, quindi mantenere viva la conoscenza della barbaria che fu prodotta nel cuore del nostro continente e, attraverso questa memoria, far propri i valori di libertà, di uguaglianza, di giustizia e di solidarietà fra i popoli.
Abbiamo con 14 ragazzi della scuola media di Dicomano visitato alcuni campi di sterminio e di concentramento. Abbiamo toccato con mano l’atrocità e il dolore, cosa significhi un sistema industriale di produzione di morte e le ferite aperte che tale dramma ha lasciato.

Abbiamo partecipato alla manifestazione internazionale di Mauthausen, dove ex deportati e delegazioni di tutta Europa hanno reso omaggio ai propri caduti e si sono stretti insieme per esprimere speranza.
Già, perché questo viaggio attraverso il male assoluto, in realtà è un pellegrinaggio laico per un futuro migliore; è un inno alla vita e alla suo complessità, alle culture e all’uguaglianza degli uomini nelle loro diversità. È un ammonimento a rifiutare l’apparente perfezione dell’omologazione. È un invito all’impegno costante per capire il mondo e denunciarne le ingiustizie.
Voglio solo approfittare di questo spazio per ingraziare l’ANED, gli insegnanti e, soprattutto, i 14 ragazzi delle medie: curiosi e sensibili hanno reso questo viaggio semplicemente indimenticabile, una sfida vinta e un progetto da incrementare sempre più nei prossimi anni”.
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, 14 maggio 2015