Difendere e valorizzare il latte del Mugello: lo chiedono i gruppi PD e Civiche di Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – E’ un tema molto rilevante, quello del futuro della zootecnia da latte del Mugello, dopo le recenti vicende che hanno prima riguardato la Centrale del Latte – Mukki, con il cambio di proprietà (articolo qui), poi la decisione di ridurre il prezzo del latte (articolo qui). Così anche il dibattito politico sta prendendo in considerazione questo problema. E i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo hanno presentato una mozione.
In merito alla recente rilevazione da parte di Newlat Group della maggioranza della Centrale del latte d’Italia, i gruppi consiliari Partito Democratico e Gruppo Civico di Borgo San Lorenzo esigono che siano assunti degli obblighi che tutelino concretamente le produzioni locali (mozione qui). In assenza di tali impegni, sarebbe legittimo e doveroso esprimere forte preoccupazione, per le ripercussioni negative che queste novità potrebbero avere sia a livello economico che allevatoriale nel Mugello.
Pur sapendo di essere in presenza di dinamiche imprenditoriali, non possiamo dimenticarci che si tratta di una situazione in cui ci sono soci pubblici, a partire dal Comune di Firenze, quindi le istituzioni e la politica hanno il dovere di farsi sentire per tutelare i nostri allevatori e la produzione di qualità che essi garantiscono.
In questa vicenda sarebbero inutili e dannosi scontri di principio. Sarà necessaria un’interlocuzione costruttiva con tutti i protagonisti, a cominciare dalla nuova proprietà, e farsi garanti fin da subito dell’importanza del riconoscimento e del mantenimento delle specificità territoriali e della filiera zootecnica coinvolta, fondamentale ai fini economici, occupazionali e ambientali per il Mugello. Abbiamo appreso positivamente le dichiarazioni a mezzo stampa di Newlat Group di voler “dare valore ai brand locali come Mukki. E soprattutto non abbiamo alcuna intenzione di risparmiare sulla materia prima, né di rovinare quello che è un importante patrimonio produttivo locale”, ma vogliamo che queste parole siano seguite dai fatti.
Concretamente, chiediamo l’apertura di un tavolo permanente di confronto che includa l’Unione dei Comuni del Mugello, la Regione Toscana, la Mukki, le Associazioni di rappresentanza degli allevatori e gli altri attori direttamente coinvolti.
Allo stesso modo sarà necessario monitorare e tutelare la corretta ed equa remunerazione ai conferitori, permettendo agli allevatori di mantenere inalterata la qualità del prodotto garantendo una presenza fondamentale nel nostro territorio rurale, anche nel rispetto del consumatore finale.
Infine, specifichiamo che sarà fondamentale tenere ben stretti i rapporti con produttori e le associazioni di categoria per individuare anche possibili alternative, in modo da evitare di essere ricattabili dalla mancanza assoluta di opzioni diverse.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 maggio 2020