Dipendente licenziato per la denuncia sui presidi sanitari: vicinanza e sostegno da parte di Fratelli d’Italia
MUGELLO – È una storia che ha smosso tutte le forze politiche quella del dipendente licenziato per aver denunciato la non sicurezza del proprio lavoro, con l’azienda che non gli forniva i presidi sanitari pensati per la propria sicurezza personale. Ed anche Fratelli d’Italia, tramite la sua responsabile mugellana Caterina Coralli, esprime vicinanza e sostegno al lavoratore.
“Esprimiamo disaccordo e profonda preoccupazione” commenta Caterina Coralli, responsabile per il Mugello di Fratelli d’Italia “per la recente condotta della cooperativa ATI, impegnata nella raccolta dei rifiuti solidi urbani in Mugello per conto di ALIA, che ha pensato bene di licenziare un proprio dipendente, il signor Gabriele Sarti, per presunta violazione del codice etico di quella cooperativa. Il dipendente”, continua Coralli, “aveva informato la stampa, dopo diverse segnalazioni ai propri superiori, dello stato in cui gli operatori ecologici erano costretti al loro lavoro in questo periodo di pandemia: senza guanti, mascherine ed altri dispositivi di protezione individuale, con camion mai disinfettati e costretti in ambienti di lavoro non in grado di garantire le distanze minime di sicurezza previste per legge. ATI ha pensato bene di rispondere, a quanto si apprende dalla stampa in questi giorni, con il licenziamento per ‘aver gravemente leso l’immagine dell’Azienda…’. Verrebbe da pensare”, afferma Coralli, “che si sia voluta applicare l’antica massima maoista di colpirne uno per educarne cento!”. Manifestiamo quindi con tutto il cuore sostegno e vicinanza al signor Sarti per aver avuto il coraggio di fare ciò che andava fatto a difesa dei più che legittimi diritti alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori, particolarmente di coloro che in questo momento si espongono tutti i giorni, più di altri, per garantire quei servizi necessari e strategici alla cittadinanza, nella certezza che la legge sappia, in questo caso, garantire il reintegro nelle proprie funzioni dell’impiegato ingiustamente allontanato dal proprio posto di lavoro.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 aprile 2020
oltre a “vicinanza e sostegno” a parole, sarebbe opportuno fornire assistenza economica e legale al dipendente ingiustamente licenziato.