MUGELLO – Si fa un gran parlare in questi giorni della Costituzione. Don Lorenzo Milani sottolineava, tra gli altri, l’importanza dell’articolo 1, dove si dice che la sovranità appartiene al popolo. Questo significa che ognuno di noi è cittadino sovrano. Non solo i politici, i più ricchi o i più istruiti, ma chiunque sia cittadino italiano. Non solo il giorno delle elezioni o del referendum, ma sempre. E laddove qualcuno sia in grave difficoltà, occorre rimuovere gli ostacoli alla partecipazione alla vita sociale.
Bene: qualche giorno fa l’assemblea della Unione dei comuni del Mugello ha respinto una mozione presentata dal gruppo di Rifondazione Comunista, in cui si chiedeva di cercare di evitare di cancellare le persone dall’anagrafe, e di riscriverle se avevano perso la residenza. Infatti, se non si ha la residenza di fatto non si ha più quello che Stefano Rodotà chiama “il diritto ad esistere”, si perde cioè qualsiasi diritto costituzionale (salute, pensione, documenti, lavoro, diritto di voto ecc.). La mozione è stata respinta dalla maggioranza di centro sinistra, mentre la lista civica non ha partecipato al voto. Le motivazioni sono speciose, ma la sostanza è che i senza fissa dimora, per le difficoltà che vivono, sono considerati un costo di cui ci si dovrebbe fare carico e che è meglio evitare. In effetti, anche Renzi, quando era Sindaco ha impedito che i senza fissa dimora potessero prendere la residenza a Firenze. Questo per dire in che conto sia stata tenuta la Costituzione da qualcuno.
A questo vorrei affiancare un’altra notizia: ieri è stata commemorata la figura di Luigi Coppini, sindacalista molto conosciuto e presidente dell’associazione Insieme di Borgo San Lorenzo. Assieme ad altri, davanti al tema della tossicodipendenza e della emarginazione sociale, ha dato vita a centri di recupero, ha promosso la nascita di cooperative, ha sostenuto i diritti dei malati di hiv. In questo modo è stata creata occupazione, esperienze di solidarietà che hanno prodotto lavoro, competenze, crescita sociale, una comunità locale più ricca in tutti i sensi. E’ stato dimostrato che affrontare con coraggio ed intelligenza i problemi sociali più gravi, può essere una opportunità per tutti.
Bene: mettete a confronto queste due notizie. Come dovrebbe agire la politica?
Esprimo una speranza. Magari le persone che hanno negato il diritto all’esistenza dei senza fissa dimora ci ripensano e, per quello che è nelle loro possibilità, cercano di rimediare a quanto fatto e di riportare giustizia. Sarebbe una bella cosa. Secondo me guadagnerebbero in credibilità e autorevolezza. Anche Luigi Coppini e quelli come lui approverebbero. E adesso vediamo cosa succede.
P.S. La mozione del giorno di Rifondazione chiedeva anche di sospendere l’esecutività degli sfratti per “morosità incolpevole” negoziando soluzioni abitative alternative, per evitare la dispersione della famiglia e l’ampliamento delle fasce di popolazione dei senza dimora. Chiaramente, con varie motivazioni, è stato respinto anche questo.
Stefano Piovanelli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 dicembre 2016
3 commenti
E questo e’ il Mugello rosso?
VERGOGNA!!!!
C’e’ qualcosa che non torna—– come mai si da’ subito la residenza ai profughi? Se veri profughi sono……. diversi, tanti, no, ve lo assicuro-
Non e’ razzismo verso gli italiani? Gli si impedisce anche di curarsi!!!
Forse non ci vogliamo rendere conto che non abbiamo nessun diritto,se non quello che fa comodo a chi dovrebbe con giustizia gestire.
Confrontiamoci con altre nazioni…..
Ugo Arrighetti