Dopo la lettera della vedova del dottor Iannucci, la Misericordia di San Piero precisa
SCARPERIA E SAN PIERO – Nella sua lettera a Repubblica, Lucia Barbieri, la vedova del dottor Iannucci, medico di base a Scarperia e San Piero (articolo qui) tra le altre cose, aveva lamentato l’insensibilità di Comune e Misericordia sanpierina in merito alla corresponsione dell’affitto dell’ambulatorio. Il Governatore della Misericordia di San Piero a Sieve Alessandro Chiesi spiega com’è andata la cosa, e annuncia che la somma verrà restituita.
Alcuni giorni fa, sul quotidiano La Repubblica, è stata pubblicata una lettera inviata da Lucia Barbieri, moglie del dottor Giandomenico Iannucci, sotto il titolo “Nessuna pietà per il dottore”.
Il vostro giornale ha riportato integralmente titolo e testo della lettera, e in una nota che ho letto con grande attenzione e rammarico.
Prima di venire al motivo, desidero ricordare ancora una volta quali fossero l’apprezzamento e la stima di tutti verso il medico e verso l’uomo. La Misericordia di San Piero, con i suoi volontari, i dipendenti e le persone che ne fanno parte, ha appreso quanto accaduto al dottor Iannucci con dolore e sconcerto e ribadisco alla famiglia tutta la nostra vicinanza e le nostre condoglianze.
Io stesso in rappresentanza ho partecipato alla commemorazione decisa all’ultimo momento dal sindaco Ignesti a Scarperia in piazza dei Vicari.
Ciò premesso, debbo però, per amore di verità e per fare chiarezza da ogni malinteso, visto che nella lettera è menzionata anche la Misericordia, è mio dovere precisare che:
- la fattura elettronica di cui si parla è stata emessa il 12 marzo, quando il compianto dottor Iannucci era ancora in servizio;
- la stessa fattura riguardava il canone di locazione del mese di marzo, che come da contratto viene emessa all’inizio del mese e l’importo di 160 euro comprende il rimborso a forfait delle utenze e del riscaldamento e il servizio di segreteria in sala d’aspetto.
Nell’occasione mi fa piacere informare che, l’importo del canone degli ambulatori dei medici è stato concordato con i 4 medici di base nel momento che questi decisero di riunirsi tutti nei nostri locali, appena ristrutturati, senza guardare al ritorno economico, ma nello spirito che contraddistingue tutte le attività della Misericordia, che è stato quello di offrire un servizio al paese.
Il Consiglio della Misericordia che rappresento, quale gesto simbolico di vicinanza alla sig.ra Lucia Barbieri, ha deciso che la Misericordia rinunci al pagamento del canone di marzo e provvederà a emettere una nota di credito per annullare la fattura.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 aprile 2020